Diritti umani

Sestri Levante, martedì 14 dicembre l’inaugurazione della panchina gialla in memoria di Giulio Regeni

L'evento si terrà al parco Nelson Mandela

Generico dicembre 2021

Sestri Levante. Appuntamento martedì 14 dicembre al parco Nelson Mandela per l’inaugurazione della panchina gialla in memoria di Giulio Regeni, ricercatore italiano dell’Università di Cambridge torturato e ucciso in Egitto nel 2016, dove stava conducendo una ricerca sui sindacati indipendenti egiziani.

Oltre alla tragica vicenda di Giulio, ancora oggi in attesa di risoluzione, la panchina vuole ricordare tutti coloro che sono stati ingiustamente incarcerati o vittima di violenze per aver osato ricercare la verità, nonché l’importanza dei diritti umani e il pericolo che si nasconde dietro alla loro mancata tutela.

L’iniziativa, promossa da Amnesty International in tutta Italia, ha visto la partecipazione del presidio Nicholas Green dell’associazione Libera contro le mafie e di “Verità e giustizia: il Tigullio per i diritti” coinvolgendo i giovani del progetto Anemmu rivolto ai minori che devono scontare il periodo di “messa alla prova” per l’estinzione di un reato.

Un progetto che nel Tigullio è ancora in fase sperimentale ma che ha permesso di coinvolgere materialmente alcuni dei ragazzi in questa piccola azione di sensibilizzazione collettiva, lasciando a loro l’incarico di dipingere la panchina del parco prescelta come simbolo della rilevanza della tutela dei diritti umani.

Alla cerimonia, che si svolgerà alle ore 15.30 nei pressi della nuova panchina gialla installata nel cuore del polmone verde di Sestri Levante, il parco Mandela, prenderanno parte rappresentanti dell’Amministrazione comunale, tra cui la sindaca Valentina Ghio, del presidio “Nicholas Green” Tigullio di Libera e dell’associazione “Verità e giustizia: il Tigullio per i diritti”.

«La ricerca della verità e la volontà di fare la propria parte per la società in cui viviamo sono diritti fondamentali dell’uomo, che ognuno dovrebbe essere libero di perseguire e tutelare – commenta la sindaca Valentina Ghio –. L’installazione della Panchina Gialla è un gesto simbolico, messo in campo però da giovani che cercano di lasciarsi alle spalle i propri errori in un’area largamente frequentata da coetanei, bambini e altri ragazzi poco più grandi dove sarà un simbolo chiaramente visibile, un insegnamento di cui discutere per poter essere ricordato e tramandato di generazione in generazione».

«Abbiamo fortemente voluto che la strada di Anemmu ne incrociasse altre due: quelle di Amnesty International e dell’Associazione Verità e Giustizia – il Tigullio per i diritti, che condividono con Libera, fra gli altri, gli obiettivi di giustizia sociale e di ricerca della verità – dichiara Giulia Caramaschi, referente del presidio “Nicholas Green” Tigullio di Libera -. Una collaborazione da cui è nata immediatamente la proposta di realizzazione di una “panchina gialla per i diritti umani” che, proprio come è avvenuto per i ragazzi di Anemmu, possa diventare per chiunque ci si imbatta d’ora in poi un’occasione per conoscere, approfondire ma, soprattutto, mai dimenticare la storia che racconta, la vicenda di Giulio Regeni, come simbolo di speranza per tutti i prigionieri di coscienza del mondo».

«Questa panchina è un simbolo che vuole tenere viva la coscienza su questioni che non possiamo dimenticare, affinché non si abbassi la guardia sul tema dei diritti umani e di tutti i prigionieri di coscienza incarcerati ingiustamente in ogni parte del mondo – conclude Andrea Lavarello, presidente dell’associazione “Verità e giustizia: il Tigullio per i diritti” -. Sono moltissimi gli uomini e le donne privati della propria libertà, imprigionati e torturati solo per aver espresso opinioni politiche o per il loro lavoro in favore dei diritti umani».

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