Perché James Bond ha sempre sbagliato a ordinare il suo cocktail (e perché non potrai mai più berlo come l’originale) e altre storie sui più grandi drink nel Cinema.
Capitolo 1 di 3
Vi voglio portare a fare un viaggio fra i grandi set della storia della Settima Arte, ovviamente con un drink in mano.
Chi non ricorda almeno una scena fra i suoi film preferiti, dove l’attore o l’attrice principale, magari in un momento topico e con musica di sottofondo adeguata, sorseggia un drink e pronuncia una di quelle frasi che rimangono nell’immaginario collettivo … per sempre?
Ma, come captatio benevolentiae verso le mie lettrici, parto direttamente da una serie televisiva di gradissimo successo a cavallo della fine dei ’90 e primi 2000: SEX AND THE CITY, ovvero la storia di Carrie Bradshaw, curatrice di una rubrica sul sesso su di un noto periodico di New York, che con tre fide amiche Samantha, Charlotte e Miranda esplora il mondo degli incontri a Manhattan, sorseggiando il suo cocktail COSMOPOLITAN nei locali più GLAM del cuore della Grande Mela?
E’ un Cocktail relativamente giovane come creazione e dai natali incerti, sicuramente figlio di una volontà commerciale di sdoganare il mirtillo come succo destinato quasi esclusivamente a un pubblico di bambini.
C’è discussione fra il padre (John Cane) o madre (Cheryl Cook) di questo cocktail, ma sicuramente la culla sono stati gli ambienti gay USA dove ha proliferato, diventando uno dei cocktail più bevuti di quell’epoca, fino a entrare, nel 2004 nei Contemporary Classics I.B.A. – International Bartenders Association.
Ricetta: 4 cl Vodka al Limone – 1,5 cl di Cointreau – 1,5 cl Succo di Lime fresco – 3 cl Succo di Mirtilli Rossi.
Preparazione: Si prepara nello Shaker riempito con ghiaccio e si agita, si filtra e si serve in una “doppia coppa” cocktail.
Guarnizione: Lemon Twist (ovvero buccia ritorta)
Categoria: ALL DAY COCKTAIL
Rimaniamo con una delle più grandi bellezze del Cinema mondiale: Marilyn Monroe, accompagnata dai due grandissimi Tony Curtis e Jack Lemon.
Stiamo parlando di A QUALCUNO PIACE CALDO del regista Billy Wilder: commedia degli equivoci esilarante, ove, su un treno, Marilyn prepara un improvvisato MANHATTAN, comunque precorrendo i tempi: infatti all’epoca si sarebbe dovuto utilizzare il CANADIAN Whisky, mentre lei utilizza un RYE Whisky americano che poi entrerà a tutti gli effetti come ingrediente del Manhattan che oggi conosciamo.
Ricetta: 5 cl di Rye Whiskey (come successo nel precedente articolo sui RUM, RHUM e RON, nelle prossime settimane vi parlerò della differenza fra Whisky – Whiskey – Scotch – Bourbon e Rye) – 2 cl di vermut rosso
1 goccia di Angostura Bitter e 1 ciliegia al Maraschino (chi mette il lemon twist mi dovrebbe spiegare il perché).
Preparazione: in un mixing glass mettete del ghiaccio, aggiungete una goccia di angostura e poi versate il rye whiskey assieme al vermouth rosso. Mescolate leggermente finché le pareti del bicchiere non siano inumidite e quasi gelide. Mettete la ciliegina al maraschino nella coppetta e versate, trattenendo il ghiaccio con il julep strainer.
Categoria: BEFORE DINNER COCKTAIL
Se vi scrivo DRUGO: chi vi viene in mente? Ovviamente all’inimitabile Jeff Bridges ne “IL GRANDE LEBOWSKI” accanito bevitore del WHITE RUSSIAN, anche se la sua versione era ancora più spartana della già semplice ricetta tradizionale e lui aggiungeva latte al posto della crema di latte.
Ricetta: 5/10 di vodka – 3/10 di liquore al caffè – 2/10 di panna (Senza quest’ultima avremmo l’altrettanto famoso BLACK RUSSIAN) L’origine proprio del Black Russian, ovvero RUSSIA NERA, si fa risalire all’era della Guerra Fredda e nello specifico al 1949 ove il Barman GUSTAVE TOPS creò questo cocktail in onore dell’ambasciatrice americana in Lussemburgo.
Categoria: AFTER DINNER COCKTAIL
Versare la vodka e il liquore nel bicchiere Old Fashioned pieno di ghiaccio, girare il tutto con lo stirrer e aggiungere all’ultimo la panna.
Chiudiamo questo primo capitolo con due vere – mi passerete il mio gusto personale – porcherie di cocktail ma che fanno da sfondo a due grandissimi film.
L’Orange Whip, offerto dal grandissimo John Candy ai poliziotti per tenerli buoni durante lo spettacolo dei mitici THE BLUES BROTHERS, ahimè barbaramente tradotto in italiano in “aranciata”.
Ricetta: 2,5 cl. di Vodka – 2,5 cl. di Rum Bianco -7 cl di Succo d’Arancia fresco – 5 cl. di Panna liquida
Si mettono nel frullatore tutti gli ingredienti, che una volta amalgamati tra loro si versano un bicchiere highball colmo di ghiaccio. Infine girare il liquido con lo stirrer e guarnire a piacimento con una fettina d’arancia.
Categoria: BOH
E non poteva mancare il film che prende proprio il titolo dal tema del mio articolo, ovvero COCKTAIL di TOM CRUISE: un film che ha segnato le sorti di migliaia di giovani in tutto il mondo, portandoli a lavorare nel mondo della notte e portandoli a fare i giocolieri con le bottiglie (FLAIR BARTENDING), ecco, proprio dal film che consacra i barman, ereditiamo un ipercalorico RED EYE, che vale più come post sbornia che come piacevole drink serale.
Ricetta: 3 cl di Vodka – Un Uovo – 18 cl di Succo di Pomodoro freddo – 35 cl di birra chiara.
Preparazione: Si versa la vodka in un boccale di birra molto freddo, quindi si aggiunge il succo di pomodoro, si mescola e si aggiunge la birra, lasciandola amalgamare con il resto. Infine si versa l’uovo, ma senza mescolare il tutto.
Categoria: HANGOVER
Bene, si è fatta una certa, e devo chiudere questo primo capitolo…come dite? Volete sapere perchè James Bond ha sempre bevuto il cocktail sbagliato e perché nessuno di voi potrà mai più bere il cocktail originale? Beh, come nei migliori libri di IAN FLEMING, il nostro Agente 007 scoprirà le sue carte …nel prossimo capitolo.
A fra una settimana.
“Spirits Grand Tour” è un viaggio, a cura di Fulvio Santorelli, alla scoperta dei Cocktails e Spirits più emozionanti e coinvolgenti. Persone, storie e sogni dietro la creazione dei preziosi nettari da degustare. Clicca qui per leggere tutti gli articoli.