Il caso

Obbligo mascherine all’aperto, Bassetti rimprovera Bucci: “Un passo indietro che non condivido”

L'infettivologo: "Passa un messaggio sbagliato: la mascherina non salva la vita. Sarebbe stato molto più intelligente introdurre il green pass"

Generico novembre 2021

Genova. Le mascherine obbligatorie all’aperto? “Credo che sia un ritorno indietro, personalmente non lo condivido. La posizione di Genova purtroppo segue quella di altri sindaci italiani”. Così Matteo Bassetti, primario di malattie infettive all’ospedale San Martino, boccia la mossa di Marco Bucci che è pronto a varare un’ordinanza per rendere nuovamente obbligatorie le mascherine anche all’aperto, in centro città e nei luoghi a più alta concentrazione di persone.

Bucci ieri aveva sottolineato come si trattasse di una scelta dettata da motivazioni anche psicologiche: “Porta la gente a ricordarsi che siamo ancora nel bel mezzo di una pandemia. Ricordo che tutti i sindaci delle grandi città hanno chiesto al governo di reintrodurre l’obbligo di mascherina e può darsi che anche la nostra ordinanza sia superata da un decreto nazionale”.

Bassetti lancia addirittura una controproposta: “Io credo che sarebbe stato molto più intelligente pensare d’introdurre, se ci sono delle zone dove c’è veramente tanta calca, quello che si fa allo stadio e i concerti il green pass, più che la mascherina”.

“L’obbligo delle mascherine all’aperto è un tornare indietro anche perché il messaggio che è passato è che la mascherina salva la vita. È un messaggio molto sbagliato: il vaccino salva la vita – aggiunge Bassetti -. Attenzione a dare questi messaggi perché poi le persone non capiscono più quello che noi stessi diciamo”.

L’ordinanza sarà pronta oggi con tutti i dettagli e sarà in vigore a partire da venerdì. L’obbligo varrà non solo nelle vie dello shopping del centro città – dalla Foce a Principe, da Caricamento a circonvallazione – ma anche in strade particolarmente affollate come via Sestri, nel Ponente, oltre che nei mercati rionali e nei mercatini natalizi.

Intanto sul tema interviene anche il presidente ligure Giovanni Toti: “Secondo me non si sono ben capiti e non si leggono bene le cose. L’intenzione del Comune di Genova è di reintrodurre le mascherine in un’area di particolare affollamento legato allo shopping natalizio. Nelle zone dove il distanziamento è impossibile la mascherina è già prevista dalle normative nazionali. È un’ordinanza che si sovrappone a una normativa già esistente, non ci trovo nulla di strano”.

Il governatore esclude in ogni caso un’ordinanza regionale per estendere l’obbligo: “No, si tratta di un provvedimento tipicamente da sindaco. I sindaci sanno quali sono le vie in cui verosimilmente nelle prossime settimane sarà difficile mantenere un opportuno distanziamento e in quel senso possono intervenire laddove lo ritengano opportuno. Un divieto generalizzato sull’intera Liguria per chi porta il cane sulla spiaggia o chi va a passeggiare a Forte Begato mi sembra francamente inutile”.

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