Discussione

Lockdown per i non vaccinati e obbligo vaccinale per i lavoratori: tutte le ipotesi sul tavolo del governo

Le Regioni chiedono l’azzeramento della quarantena per chi ha copertura vaccinale

toti draghi

Italia. Le Regioni chiedono al governo una riduzione consistente, se non addirittura azzeramento, della quarantena per i vaccinati che hanno avuto contatti con un positivo.

Sul tavolo di Palazzo Chigi tornano prepotentemente a occupare posto anche le ipotesi di lockdown per i non vaccinati e di obbligo vaccinale (tampone escluso dunque) per tutti i lavoratori. Oggi la riunione del Cts, il comitato tecnico scientifico, che è stato convocato dal governo per la consueta consultazione prima di emanare nuove regole.

Possibilità, queste ultime spinte, tra gli altri, dal ministro per la Pubblica Amministrazione Renato Brunetta, che chiede soprattutto l’introduzione del super green pass (dei soli vaccinati) a tutto il mondo del lavoro, pubblico e privato.

“Faccio appello al governo affinché vada verso quello che per il contrasto al Covid è ormai necessario: l’obbligo vaccinale o il lockdown per i non vaccinati, sul modello di quanto fatto in Austria e Germania”. È il pensiero, riportato da Ansa, del presidente della Toscana, Eugenio Giani. 

Nelle prossime ore è prevista proprio una riunione della Conferenza delle Regioni (a seguire quella del Cts) che sembrano compatte nel richiedere la riduzione della quarantena per i vaccinati (in particolare con terza dose) e che i vaccinati non siano costretti a fermarsi in caso di contatto con un positivo, ma passino dalla quarantena all’auto-sorveglianza, restando sotto osservazione del medico di base in caso di sintomi. 

A sposare la linea della quarantena breve, “per evitare il blocco del Paese”, c’è anche il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti che ha rilanciato il pensiero dell’infettivologo dell’ospedale San Martino, Matteo Bassetti. “Andiamo verso circa 100 mila contagi al giorno e questo succederà credo a brevissimo e allora 7-10 giorni di isolamento, quarantena, vogliono dire un milione di persone che finiranno in isolamento; considerando poi che mediamente ognuno di questi ha avuto 5, qualche volta 10 contatti, il rischio è di avere nel giro di 7-10 giorni 10 milioni di persone in isolamento, in quarantena. Non ce lo possiamo permettere”.

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