Genova. Il primo colpo di benna assestato stamattina segna la fine di un’epoca: l’ex Mira Lanza, storica fabbrica di sapone che occupa circa 40mila metri quadrati a Rivarolo, sarà completamente demolita. Al suo posto, nel giro di due anni e mezzo, sorgeranno aree verdi e nuove costruzioni destinate a uffici, un campo sportivo, spazi commerciali e aziende della logistica. “Non sarà un centro commerciale”, sottolineano i nuovi proprietari bergamaschi della Cospe, impresa edile che ha comprato il compendio messo in vendita dal Comune per 9,5 milioni di euro. Di certo, però, ci sarà un supermercato di media superficie.
“Oggi parte una prima demolizione per allestire il cantiere – spiega l’architetto Carlo Perletti della società Domus, coprogettista insieme al collega Pierandrea Ferrando -. Questa prima fase durerà qualche mese. C’è bisogno di spazio per il deposito e la frantumazione dei materiali che dovranno essere analizzati per il successivo smaltimento. Di ciò che vediamo oggi in questo piazzale non rimarrà nulla: nessuno di questi immobili rispetta le normative antisismiche. Non conserveremo niente a parte l’albero che sarà il simbolo dell’intero intervento. Sarà una rigenerazione complessiva e si conta di completare tutto entro metà 2024″.
“L’operazione è privata, noi abbiamo solo facilitato – osserva il sindaco Marco Bucci, oggi in sopralluogo insieme al deputato della Lega Edoardo Rixi -. Avremo un’area con meno cemento di prima”. I costruttori stimano 370 nuovi posti di lavoro suddivisi tra le diverse funzioni che saranno ospitate. “Si sommano ai 250 della piattaforma Sogegross sull’altra sponda: la Valpolcevera riacquista il suo obiettivo, che è non solo avere abitabilità con alta qualità della vita, ma anche lavoro per le persone – prosegue il primo cittadino -. Abbiamo avuto il primo incontro a marzo 2021, siamo a dicembre e si parte coi lavori. Mi sembra un altro risultato del modello Genova”.
L’intervento riguarda anche la viabilità: via Lepanto, strada di collegamento tra via Rivarolo e via Perlasca che costeggia l’area ex Mira Lanza sul lato nord, verrà allargata e di fatto raddoppiata, adeguando anche il sottopasso ferroviario, operazione che dovrebbe consentire di sgravare l’arteria che attraversa il quartiere. Dove oggi c’è un pericoloso incrocio sorgerà invece una rotatoria. I camion diretti all’area logistica entreranno e usciranno su via Perlasca senza interferire col traffico di Rivarolo, per la quale è prevista una complessiva riqualificazione.
Ma cosa ci sarà in definitiva all’ex Mira Lanza, chiusa e abbandonata dalla fine degli anni Novanta, oggi fatiscente e pericolante? Logistica di prossimità, attività di natura commerciale con media struttura di vendita e negozi di vicinato, terziario, un campo sportivo polivalente. Questo è ciò che riferiscono i progettisti. Tra le promesse ci sono anche una nuova piazza, aree di aggregazione, verde pubblico, spazi polifunzionali, nuovi parcheggi (di cui 150 stalli pubblici scoperti e altri 450 coperti). “Stiamo ascoltando il quartiere, col Municipio, i Civ e i sindacati – riferisce l’assessore comunale allo Sviluppo economico Stefano Garassino -. I posti di lavoro saranno molti e questo ci fa piacere. Tutto lo spazio costruito sarà green e da edifici fatiscenti avremo qualcosa di bello per un quartiere che lo merita”.
Ma gran parte della partita è ancora da giocare. “Abbiamo ricevuto diverse richieste, da uffici e aziende – prosegue Garassino -. Le trattative verranno fatte nel momento in cui sarà ultimata la parte burocratica che permetterà la costruzione dopo la demolizione”. I nomi di chi ha manifestato interesse a insediarsi nell’area sono ancora top secret. Per quanto riguarda il supermercato, l’ipotesi principale è quella di un trasferimento di licenza da un’altra zona della città (potrebbe trattarsi di un punto vendita Lidl) anziché un’apertura ex novo, ma non c’è nulla di deciso a priori.
Altra possibilità in piedi, ma tutta da valutare, è quella di una struttura sanitaria anche se sembra piuttosto improbabile che venga realizzata una grande “casa della salute” come invece chiede da tempo il municipio Valpolcevera. Di certo il muro di cinta che affaccia su via Rivarolo sarà demolito e al suo posto sorgeranno alberi e aiuole. E la speranza è che la riqualificazione possa estendere i propri benefici all’intero quartiere.