Genova. Continua il momento favorevole dei ragazzi di Felice Tufano, che si sono tolti la soddisfazione di eliminare il Toro dalla Coppa Italia Primavera, approdando così ai quarti di finale della competizione, dopo una partita ricca di emozioni, combattuta fino al temine dei tempi supplementari, risolti da un goal del ragazzo di Pietra Ligure, Lorenzo Malagrida, che al 99° ha segnato la rete del definitivo 3-2, con un bel destro al volo.
Il Torino, che per ben due volte era riuscito a riacciuffare in precedenza il pareggio, dopo il primo goal di Bontempi (al 18°) ed di Di Stefano (al 74°), a questo punto, ha dovuto arrendersi ai blucerchiati che devono comunque ringraziare le parate di Ivan Saio, l’ultima delle quali, al 116°, quando è volato a ‘dire di no’ a un colpo di testa dell’inglese Thibo Baeten.
Ma partiamo dall’inizio, quando – dopo due tentativi di Luca Polli e Daniele Montevago (coppia di punte di peso) – la Samp si è portata in vantaggio con Marco Bontempi (ancora in goal il centrocampista preso svincolato dal Chievo), perfetto nell’inserimento, finalizzato a mettere alle spalle del portiere granata Paolo Vismara, un cross rasoterra di Daniele Montevago.
Poi, fino al 45° è tutto un botta e risposta di conclusioni, da parte rispettivamente di Elvis Lindkvist, Mattia La Marca (tre volte), Niccolò Bianchi e Flavio Paoletti, finché le due squadre raggiungono gli spogliatoi per l’intervallo.
La ripresa inizia con Saio in grande evidenza, per un paio di parate su Baeten, di cui la seconda da mani nei capelli per i granata.
Verso l’ora di gioco, un’occasione sprecata da Montevago viene punita da Alessio Rosa, che porta il Toro sull’1-1, inducendo Tufano (che già al 55° aveva dato spazio a Francesco Migliardi, per Niccolò Samotti) a qualche cambio tattico, ma anche per dare respiro ai suoi ragazzi, quasi conscio che il match avrebbe potuto andare oltre il novantesimo. Il mister dà quindi fiato a Calixte Mane e Bianchi, mandando in campo Simone Napoli e Simone Pozzato al 65° e poi anche Di Stefano e Liam Perego per Montevago e Polli… e subito il “Corvo” (per il più giovani, era il soprannome di Fulvio Francesconi, ala sinistra del Doria nella seconda metà degli anni ’60) Di Stefano lo premia, non lasciando scampo a Vismara, dopo che il palo aveva respinto la prima conclusione del catanese, protagonista di uno slalom ‘da Serie A’.
Tuttavia, storicamente, il Torino non è mai domo ed il neo entrato moldavo Lado Akhalaia fa il 2-2, con un ‘tap in’ da breve distanza.
Si va quindi ai supplementari, con Di Stefano, scattato sul filo del fuorigioco che si fa stoppare dal bravo Vismara, che però nulla può nove minuti dopo, su una spingardata di Malagrida, primo ad arrivare su una palla vagante in area (3-2).
Prima che inizi il secondo tempo supplementare, Diego Porcu dà il cambio a Marco Somma e poi ci pensa Saio a tirare giù la saracinesca, con la parata miracolo del 116°, quel minuto che fu fatidico per Pagliuca e per la Samp, nella finale della Coppa dei Campioni a Wembley…
Sampdoria (3-5-2): Saio; Samotti (dal 55° Migliardi), Aquino, Mane (dal 65° Napoli); Somma (dal 105° Porcu), Malagrida, Paoletti, Bontempi, Bianchi (dal 65° Pozzato); Montevago (dal 70° Perego), Polli (dal 70° Di Stefano).
A disposizione: Tantalocchi, Sepe, Bonfanti, Dolcini, Chilafi, Catania, Poli.
Torino (4-3-3): Vismara; Della Valle, Anton, Amadori, Angori (dal 100° Gyimah); Lindkvist, Savini (dal 68° Akhalaia), Antolini (dal 46° Garbett); La Marca (dal 46°Baeten), Caccavo (dal 67° Ansah), Rosa (dal 72° Reali).
A disposizione: Fiorenza, Sassi, Rettore, Chiarlone, Giorcelli, Gheralia.
Arbitro: Rinaldi di Bassano del Grappa. Assistenti: Moroni di Treviglio e Rainieri di Milano.