Chiavari. Si è svolta ieri, martedì 14 dicembre, in dad, l’assemblea di istituto del liceo Marconi Delpino di Chiavari, sull’identità di genere, che ha sollevato non poche polemiche da parte di alcuni genitori degli studenti e esponenti politici locali tanto da arrivare all’attenzione del senatore della Lega Simone Pillon.
Gli studenti chiavaresi hanno organizzato un incontro centrato sull’educazione sessuale estesa a tutti i generi e orientamenti. La lezione, divisa in tre moduli, aveva lo scopo di far conoscere ai ragazzi realtà come la disabilità o l’identificazione in un genere non assegnato alla nascita.
Si tratta di un tema strettamente attuale ma al tempo stesso molto ‘caldo’, che non ha lasciato per nulla indifferenti certi esponenti locali di Provita e Lega, che hanno protestato e cercato di fare pressioni su genitori e dirigenti scolastici per delegittimare l’iniziativa, definita come l’introduzione del gender nelle classi. Gli stessi hanno riferito l’episodio al senatore Pillon, che è prontamente intervenuto, sulla propria pagina Facebook, per ribadire la propria contrarietà ai temi trattati e al luogo in cui sono stati dibattuti.
“Il Gender (che ovviamente non esiste) continua a entrare nelle scuole senza contraddittorio.
Dopo le prediche a senso unico di Zan e Cirinnà in Sicilia e in Sardegna, ora è il turno del liceo Marconi Delpini di Chiavari, dove tra due giorni, sempre da soli e in barba al pluralismo, saliranno in cattedra gli esponenti di un’unica matrice: quella del Gender”, scrive Pillon su Facebook.
E prosegue: “La psicologa che parlerà di identità di genere si chiama Giulia Tracogna e su definisce “psicologa clinica LGBTQIA+” e “Transfemminista Intersezionale”. Non so a quali “sezioni” si riferisca nè so come chiamarla senza rischiare di offenderla, visto che mantiene sul proprio profilo la scelta tra “she” oppure “they”. Nel dubbio manterrò le tre declinazioni possibili. In attesa di decidersi circa la propria identità, la dottoressa (o le dottoresse, o i dottori) Tracogna viene/vengono comunque messa/messe/messi in cattedra a spiegare l’identità di genere ai ragazzi”.
Poi il senatore incalza: “Alla stessa area, autodefinita “non binaria”, (ma non c’entrano i treni) appartiene il collettivo milanese “Virgin & Martyr” (il riferimento vagamente blasfemo è alla Vergine Maria, come si può vedere anche dal logo usato). Questi illustri relatori durante l’assemblea svolgeranno l’intervento sull’educazione sessuale, e mi posso facilmente immaginare forme e contenuti. Il tutto con buona pace del pluralismo, del contraddittorio, della scienza, del rispetto per la fede cristiana e soprattutto del diritto dei genitori di educare liberamente i propri figli, specialmente con riguardo a questioni tanto delicate e dibattute”.
E infine conclude: “I consiglieri comunali della Lega Albino Armanini e Paolo Smeraldi hanno raccolto numerose segnalazioni di genitori indignati e hanno giustamente scritto all’ufficio scolastico regionale chiedendo di intervenire.
Io mi unisco alla loro segnalazione e chiedo ai dirigenti scolastici, agli insegnanti, ai genitori e agli studenti di tutta Italia di fare obiezione di coscienza davanti a queste forme di indottrinamento a senso unico.
Basta col Gender imposto a una sola voce. Si dia spazio al contraddittorio, si illustrino le ragioni di tutti, si discutano i vari punti di vista. Solo così si formerà la coscienza critica dei ragazzi. PS. Voglio sperare che non siano stati impiegati denari pubblici per finanziare questa iniziativa. Verificheremo anche questo”.
Ma non è finita qui, perché non si è fatta attendere neppure la risposta, puntuale, da parte di una delle studentesse del liceo Marconi Delpino, che ha commentato il post di Pillon esprimendo la propria posizione e quella di tanti altri studenti.
“Buonasera senatore, in quanto studentessa del liceo in questione mi è giunta voce di questa denuncia da parte sua. Posso tentare di tranquillizzare i vostri bollenti spiriti informandovi del fatto che il corpo studentesco abbia accolto con entusiasmo questa iniziativa, e che nessuno di noi si sia sentito disturbato da ciò”, scrive Ludovica.
E continua: “Tuttavia mi intristisce il clima caratterizzato da un estremo accanimento nei confronti di un qualcosa che, ormai, fa parte della nostra quotidianità e normalità. Piuttosto, fossi in lei, utilizzerei il potere e il suo seguito per battermi per cause più rilevanti, rispetto all’informazione ed alla possibilità di comprendere meglio sia noi stessi che gli altri, tipo concentrandomi sulle classi in dad per mancanza di riscaldamento e così via”.
Infine Ludovica conclude il commento con queste parole: “L’istruzione è fondamentale, e quest’ultima non è solo formata dalla lezione su Leopardi o su Saffo : infatti queste sono fatte appositamente per essere, successivamente, riflesse nel nostro mondo è nella nostra realtà. Mi intristiscono anche i commenti che suggeriscono di denunciare la nostra scuola per questa iniziativa. Dopotutto se l’argomento in questione è così assurdo, come questa sezione dice, dei ragazzi del liceo se ne renderanno benissimo conto, non preoccupatevi. Lo scopo di questo commento è quello di farvi dormire tranquilli, i vostri figli supereranno anche questa come hanno superato due anni di distruzione psicologica ,data da una pandemia, di cui nessuno di voi politici si è interessato fino ad ora. Arrivederci!”
Tra coloro che si sono schierati invece dalla parte degli studenti c’è anche Liguria Pride che con un lungo post Facebook appoggia pienamente il tema dell’assemblea. E afferma: “Parlare di persone transgender, di orientamento sessuale, di identità di genere e disabilità significa esprimere un posizionamento? Non sono tesi, ma persone con le loro storie di vita: cosa vuole dire dividersi in fazioni rispetto alle persone? Che opinione è quella in cui si sostiene che alcune persone non esistono, sono una anomalia, da curare e tenere nascosta per non infettare chi apparentemente è normale? Nella storia questa visione ha prodotto lager, podrom, manicomi, schiavitù e non è stato fatto ancora abbastanza per riparare gli orrori e gli errori che ha generato”.