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Domani sciopero generale della scuola, Linea Condivisa: “Doveroso e necessario”

Pastorino: "Da troppi anni il mondo scolastico si ritrova a pagare il conto amaro di manovre politiche improntate sempre su tagli e mai su investimenti"

scuola protesta sciopero

Genova. Il gruppo consiliare Linea condivisa è “al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori che prenderanno parte allo sciopero generale, Adesso basta la scuola si ribella, indetto da Flc Cgil, Uil Scuola, Snals e Gilda, in programma il prossimo venerdì, 10 dicembre”. La mobilitazione, che prevede un presidio in largo Lanfranco a Genova a partire dalle 9.30, è estesa a tutte le figure che ruotano in orbita scuola, dai dirigenti al personale docente, passando per quello tecnico e amministrativo, fino ad arrivare ai collaboratori scolastici e al personale educativo.

“Uno sciopero doveroso e necessario perché, oramai da troppi anni, il mondo scolastico si ritrova a pagare il conto amaro di manovre politiche improntate sempre su tagli e mai su investimenti – il commento del capogruppo di Linea condivisa Gianni Pastorino –. Saremo al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori per chiedere più risorse, a partire dalla proroga dei contratti cosiddetti ‘Covid’ per il personale Ata, in scadenza il prossimo 31 dicembre, alla stabilizzazione dei precari, e ancora alla riduzione del numero delle alunne e degli alunni per classe. Non è più accettabile assistere inermi alle ‘classi pollaio’, che più volte abbiamo denunciato in questi mesi”.

Tra le richieste dei sindacati, anche quella di un presidio sanitario permanente all’interno degli istituti scolastici – proposta riportata per altro dal gruppo consiliare Linea Condivisa non più tardi di un anno fa in consiglio – “perché è diventato oramai un vizio di forma considerare la scuola un peso, un salasso da dover mantenere”.

“Come mettono in evidenza i sindacati, è necessario sottolineare alcuni aspetti – spiega il consigliere Pastorino –: degli 87 euro medi mensili lordi di aumento per il rinnovo di un contratto nazionale, scaduto da tre anni, si prevedono solo 12 euro mensili in più. Lo stanziamento di 300 milioni di euro da parte del ministero permetterà di prorogare soltanto i contratti ‘Covid’ per il personale docente, come se non si sapesse che le risorse sono state utilizzate in gran parte per assumere collaboratori scolastici in scadenza a fine anno”.

“Gli accordi non sono stati rispettati. Infatti, attraverso il Patto per la Scuola, si era stabilito lo stanziamento delle risorse necessarie per ridurre il numero degli alunni per classe, per estendere i vincoli sui trasferimenti per il personale docente ed educativo neo assunto in ruolo, oltre che per stabilizzare i precari, ultimo, ma non per importanza, per la creazione di presidi sanitari utili a fronteggiare le difficoltà. Ecco, tutto ciò non si è concretizzato”, rimarca Pastorino.

“Troviamo, perciò, alquanto doveroso quanto deciso da Flc Cgil, Uil Scuola, Snals e Gilda che, con una mobilitazione estesa a tutto il territorio italiano, non solo a Roma, dove si terrà la manifestazione nazionale, ha proclamato lo sciopero per venerdì prossimo”, conclude il capogruppo di Linea condivisa.

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