Faccia a faccia

Covid, Toti agli studenti: “I no vax sono pochi ma abbastanza per fare danni, soprattutto a loro stessi”

Stamani incontro nell'aula magna del Firpo Buonarroti. "Da una parte c'è una 'famiglia' no-vax dove si ammala una persona al giorno, dall'altra un 'condominio' di vaccinati grande come le Dighe di Begato dove si ammala la stessa persona al giorno", l'esempio fatto dal governatore

Generico dicembre 2021

Genova. “Ormai sono pochi quelli che non vogliono farsi somministrare il vaccino però sono sufficienti per fare ancora danni”. Lo ha detto il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti questa mattina durante un incontro con gli studenti dell’istituto tecnico Firpo Buonarroti, a Genova. Il governatore è stato intervistato dai ragazzi nell’aula magna della scuola.

Secondo Toti i no-vax “fanno un danno soprattutto a loro stessi, questa è la prima cosa che va detta, perché al netto delle più strampalate teorie, i numeri sono brutali: ieri su 26 terapie intensive in Liguria 23 erano persone non vaccinate, così come su 250 ricoverati negli ospedali, circa la metà sono non vaccinati”.

“Da una parte c’è una ‘famiglia’ no-vax dove si ammala una persona al giorno, dall’altra un ‘condominio’ di vaccinati grande come le Dighe di Begato dove si ammala la stessa persona al giorno”, l’esempio portato avanti dal presidente della Regione.

“L’incidenza del virus in Liguria è uguale a quella dell’anno scorso con un Rt a 1.3, siamo praticamente in piena ondata, ma oggi grazie ai vaccini abbiamo degli effetti che sono il 10% rispetto all’anno scorso”, ricorda Toti che si è complimentato con i ragazzi dell’istituto tecnico per il loro impegno.

“I giovani, il giornale della scuola, le loro domande, la loro battaglia alle fake news. Concretezza, arguzia ed entusiasmo. In questo Istituto Tecnico genovese finalmente respiro una ventata di ottimismo grazie a questi ragazzi e faccio un tuffo nel mio passato da giornalista. Come mi sembra lontana l’ignoranza che leggo sui social davanti ai loro volti intelligenti, finalmente presenti in aula e non solo fisicamente”, conclude.

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