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Covid, il contagio corre tra i bambini: nelle scuole genovesi una classe su 20 è in quarantena

Ad oggi 173 classi costrette alla Dad nel territorio di Asl 3, a marzo erano 79. L'incidenza più alta è nella fascia 6-11 anni: da domani al via le prenotazioni per i vaccini

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Genova. Il coronavirus oggi si diffonde principalmente tra i bambini e gli adolescenti. E a riflettere il fenomeno sono anche i dati che raccontano la situazione nelle scuole: solo a Genova e dintorni, nel territorio di Asl 3, si contano attualmente 173 classi in quarantena su 4.213, più del 4%, ovvero quasi una classe su venti. Di queste, secondo una stima fornita dall’azienda sanitaria, la maggior parte si concentra alle elementari (50%), poi nelle scuole d’infanzia (50%) e in misura minore alle medie (15%) e alle superiori (5%), compresa la formazione professionale.

Per offrire un termine di paragone, quando la Regione Liguria emanò l’ordinanza che imponeva la Dad a tutte le scuole superiori nel marzo del 2021, nel territorio genovese c’erano 79 classi in quarantena di cui circa il 30% nell’ultimo grado d’istruzione. Oggi il numero degli studenti costretti alla Dad è più che raddoppiato e all’orizzonte non c’è alcun provvedimento come quello assunto da Toti nove mesi fa, sia perché il premier Mario Draghi – nonostante gli scontri interni al suo governo – ha deciso di preservare le lezioni in presenza sia perché la campagna vaccinale nel frattempo ha fatto passi da gigante.

Che a guidare i contagi siano soprattutto bambini e ragazzini lo ribadiscono i dati portati venerdì scorso in conferenza stampa dal direttore generale di Alisa Filippo Ansaldi: l’incidenza giornaliera nella fascia 6-12 anni questa settimana si è attestata a 7,17 casi ogni 10mila abitanti, mentre quella nella fascia 13-19 anni è di 4,53 casi ogni 10mila abitanti. Quest’ultima classe anagrafica in estate aveva il dato più alto con un’incidenza giornaliera di 3 casi ogni 100mila abitanti, ma adesso si giova anche della copertura vaccinale che si attesta già all’80,3%. Allo stesso modo la categoria più a rischio, quella degli over 80, non supera quota 1,50 casi e questo fatto è interpretato come la prova dell’efficacia del vaccino per prevenire non solo la malattia in forma grave ma spesso anche la positività.

Generico dicembre 2021

È anche vero, però, che i risultati dello screening sulla popolazione scolastica non mostrano uno scenario così ben definito. Per quanto riguarda i test salivari effettuati nell’ambito del piano ministeriale di sorveglianza, i dati aggiornati al 3 dicembre rappresentano un tasso di positività dello 0,16% su un totale di 1.842 alunni testati. L’ultimo report di Asl 3 relativo allo scorso anno scolastico, datato 29 maggio 2021, certificava un tasso di positività dello 0,29% su 22.493 alunni sottoposti al programma di tamponi a tappeto.

Cos’è cambiato da allora? Oltre al fatto che le scuole superiori funzionavano in regime di Dad totale o parziale, a mutare è stata la logica stessa dello screening. Oggi non si fanno più tamponi a tappeto. Ogni 15 giorni vengono testati 650 alunni tra le scuole primarie e secondarie di primo grado, come da protocollo ministeriale. La scelta avviene attraverso autopresentazione della scuola. Oltre ai salivari, il nucleo Scuola salute di Asl 3 continua a effettuare anche i tamponi rapidi, ma solo in situazioni emergenziali in presenza di cluster con interventi direttamente nelle scuole. Infine esiste anche la possibilità di eseguire test in ambulatorio nelle sedi di via Agnese e all’ex Coproma di Voltri su segnalazione di pediatri o medici di medicina generale.

Per la fascia 6-11 anni, quella che frequenta le elementari, si apre adesso il capitolo delle vaccinazioni. Da domani sarà possibile prenotare sui canali dedicati e nei prossimi giorni inizieranno le somministrazioni negli hub individuati dalla Regione. Il consiglio dei pediatri (noi abbiamo interpellato uno dei più autorevoli in tutta la Liguria, Alberto Ferrando) è quello di vaccinare i bambini contro il Covid perché il rischio di complicanze esiste anche se è basso. Prima di prenotare viene suggerito comunque di contattare il proprio pediatra di libera scelta che potrà valutare eventuali rischi connessi all’iniezione.

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