Genova. Sarebbero almeno 13 i casi di positività al Covid-19 registrati in questi ultimi giorni tra gli ospiti della rsa dei Camaldoli. Per tutti i nuovi casi sarebbe in corso la terapia a base di anticorpi monoclonali, attivata dal team dedicato di Asl3.
A darne notizia Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie infettive del San Martino e coordinatore del Diar di Alisa, durante il punto stampa sull’emergenza sanitaria organizzato da Regione Liguria. “Un intervento che segue quello fatto nei giorni scorsi a Masone – ha sottolineato l’infettivologo – e che ci ha permesso di non aver neanche un ricovero in strutture ospedaliere per gli utenti della struttura”. L’unico ospite della rsa di Masone ricoverato e poi deceduto, infatti, era stato portato al Galliera prima che arrivasse il squadra di Asl per iniziare le cure monoclonani.
Ma proprio sulla situazione della rsa di Masone i numeri si rincorrono: se nelle ore scorse il Comune di Masone ha pubblicato un aggiornamento sui propri canali social parlando di un totale di 20 positivi in struttura (quindi diciotto in meno rispetto ai numeri comunicati la scorsa settimana), i numeri non sono stati confermati da fonti Alisa, che comunque hanno escluso eventuali nuovi ricoveri ma parlato di nuove positività accertate. Durante la conferenza stampa, il professore Filippo Ansaldi, direttore generale di Alisa, ha sottolineato come “Abbiamo (Alisa, ndr) un sistema di sorveglianza attivo su tutte le rsa che funziona da circa 2 anni, questi numeri sono sicuramente vicini alla realtà ma la situazione è rapidamente evolutiva. In questo momento quanti sono i positivi in una rsa, e se ne sono negativizzato uno, ovviamente non me lo posso ricordare“