Genova. Ha sedici anni e si è detta pentita per il gesto fatto: parliamo dell’autrice dell’aggressione avvenuto lo scorso martedì su un treno regionale ai danni di Giovanna Damonte, assessore del Comune di Arenzano, colpita al volta da calci e schiaffi dopo aver chiesto alla ragazza di indossare la mascherina.
La giovane è stata individuata e identificata grazie alle indagini della Polizia ferroviaria: fondamentale si è rivelato l’esame dell’impianto di videosorveglianza presente sul convoglio, che ha consentito di ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto, e di individuare la giovane che ha aggredito la donna, mentre il ragazzo che era con lei è risultato estraneo ai fatti.
Le telecamere della stazione di Genova Principe hanno contribuito a definire ulteriormente la fisionomia dei due ragazzi, immortalati in più riprese mentre scendono dal treno e si dirigono frettolosamente verso l’uscita dello scalo ferroviario.
Da qui è partito il lavoro della Squadra di Polizia Giudiziaria del Compartimento, che non ha tardato ad identificare sia la ragazza che il suo giovane accompagnatore, entrambi minorenni. L’autrice dell’aggressione, una 16enne residente nel Ponente genovese, è stata deferita alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni per i reati di lesioni e minacce gravi: la stessa, una volta condotta presso gli uffici del Compartimento Polfer, davanti ai riscontri raccolti in sede di indagine e trasmessi all’Autorità Giudiziaria, avrebbe ammesso i fatti, dichiarandosi pentita del proprio gesto.
”L’individuazione della responsabile dell’incresciosa aggressione ai danni dell’assessore del Comune di Arenzano, Giovanna Damonte è stata possibile grazie anche all’impianto di videosorveglianza presente sul convoglio e su tutti i nuovi treni regionali (5 Jazz, 15 Pop e 11 Rock) previsti dal Contratto di Servizio sottoscritto nel 2018, da Trenitalia con Regione Liguria”, commenta l’assessore ai trasporti Gianni Berrino.