Dietro le quinte

Blanca, ecco la storia del palazzo dei “fantasmi” nel secondo episodio della fiction Rai

Continua il successo di pubblico tanto che gli addetti ai lavori sperano in una seconda stagione girata ancora a Genova

Generico dicembre 2021

Genova. A Genova se lo sono chiesti in tanti, almeno all’interno di quell’insieme vasto ed eterogeneo rappresentato dal pubblico di Blanca, la nuova fiction Rai con Maria Chiara Giannetta nei panni di una detective non vedente: “Dove accidenti si trova il palazzo dove è ambientato il secondo episodio?”.

La puntata della serie, chiamata Fantasmi, parla della morte di un sedicenne all’interno dell’androne di un palazzo storico, di proprietà della famiglia dell’affascinante collega di Blanca, il poliziotto Michele Liguori. Nelle prime scene si vedono i tre adolescenti attorno cui ruota l’episodio scappare nei vicoli del centro storico e infilarsi in un portone.

Poi l’interno stupefacente, colonne di marmo, una scalinata circolare che ricorda le opere di Escher, le “grottesche” – gli affreschi tipici del tempo – sui soffitti, un vertiginoso vuoto che dall’ultimo piano dell’edificio arriva fino a terra, proprio dove il giovane trova la morte. E poi stanze abbandonate con tracce di broccati porpora, finestre gigantesche, portali. Insomma, dove si trova tanta opulenza dimenticata?

Generico dicembre 2021

Andiamo con ordine. Le riprese esterne del palazzo dei misteri sono state effettuate davanti a palazzo Lorenzo Cattaneo (detto anche Grillo Cattaneo), in piazza Grillo Cattaneo appunto, in via San Bernardo. L’edificio rientra nell’elenco dei Rolli, patrimonio Unesco dell’Umanità.

La storia. Fu costruito su preesistenze medievali nei primi anni del Cinquecento per volontà di Lorenzo Cattaneo, ricco commerciante e imprenditore che nello stesso periodo fece sistemare la villa di Terralba (oggi villa Imperiale) per accogliervi Luigi XII re di Francia. La traccia più evidente di questo intervento è costituito dal portale d’accesso al palazzo, realizzato dallo scultore lombardo Antonio della Porta detto il Tamagnino nel 1504. È stata invece completamente distrutta durante la seconda guerra mondiale la loggia collocata a livello del piano nobile tra vico del Fumo e vico San Giorgio, molto simile alla loggia ancora esistente della villa di Terralba.

Ma – e se siete arrivati a leggere fino a qui forse lo avete già intuitol’interno del “palazzo dei fantasmi” del conte Liguori non esiste. A rivelarlo e la Genova Liguria Film Commission, l’ente che ha supportato la produzione della fiction nelle riprese a Genova e dintorni.

Generico dicembre 2021

Il palazzo è, appunto, fiction, ricostruito artificialmente e modificato in fase di post produzione. Effetti, luci e inquadrature lo rendono sulla scena come appare agli occhi del pubblico.

D’altronde non si tratta certo dell’unico artificio di cui i genovesi si sono sicuramente resi conto (e uno dei divertimenti della serie, per i “local”, è proprio quello di scovare le discrepanze rispetto alla realtà) come il collegamento spazio temporale che unisce la cremagliera di Granarolo al porticciolo di Camogli, dove Blanca vive, o il fatto che la zona dei Giardini di Plastica sia chiamata “Corvetto”, o ancora la pretura (questura) che trova ospitalità sulle banchine delle riparazioni navali e poi la sopraelevata che, talvolta, porta fino ai piloni del quartiere San Lorenzo, a Roma, oppure a Civitavecchia, dove si svolgono inseguimenti e scene con gli stunt.

Nell’attesa di scoprire quali altri scorci inediti di Genova offriranno i prossimi episodi di Blanca, produzione e addetti ai lavori si crogiolano in quello che è un successo non scontato vista la particolarità della serie e le tecniche scelte per girarla (non certo il classico prodotto da prima serata su Rai1). E c’è chi già inizia a ipotizzare che Blanca possa tornare a Genova per le riprese di una seconda stagione.

Per la cronaca, l’episodio 2, andato in onda lunedì e ha vinto il prime time con 5.377.000 telespettatori e uno share del 24,1%. Diretta da Jan Maria Michelini la serie è liberamente tratta dai libri di Patrizia Rinaldi. La scrittrice napoletana ha pubblicato quattro romanzi con la poliziotta ipovedente: “Blanca”, “Tre, numero imperfetto”, “Rosso caldo” e “La danza dei veleni”, tutti per la casa editrice e/o. In uscita a gennaio il quinto, “Blanca e le niñas viejas.

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