Cultura

A Sampierdarena apre un polo dedicato al cinema nei voltini del Centro Civico Buranello

Lo gestisce il Cineclub Amici del Cinema. Il primo atto di questa iniziativa è la mostra “Cinema, Cinema”

mostra jacques tati

Genova. Il Natale porta a Genova Sampierdarena un nuovo spazio per la cultura cinematografica: il Club Amici del Cinema apre un polo culturale dedicato alla settima arte sotto i voltini che in passato hanno ospitato le storiche sale cinematografiche Splendor e Astoria.

Questo spazio, al Centro Civico Buranello, sarà dedicato a mostre, corsi di cinema, presentazioni di libri e progetti.

Il primo atto di questa iniziativa è la mostra “Cinema, Cinema”, esposizione di manifesti, locandine, libri e riviste cinematografiche allestita dal Club Amici del Cinema nell’ambito delle manifestazioni “Il Natale a Sampierdarena e San Teodoro” e del Premio Cinematografico Stefano Pittaluga 2021. La mostra comprende i manifesti delle trenta edizioni del Missing Film Festival, omaggi a Jaques Tati e François Truffaut ed esposizione di una selezione di proiettori e lanterne della collezione Stefano Pittaluga. Presente inoltre un bookshop in cui poter acquistare libri e riviste di cinema a prezzo scontato.

La mostra è aperta al pubblico tutti i giorni feriali dalle 16 alle 19. L’iniziativa si concluderà mercoledì 22 dicembre alle 17 all’Auditorium del Centro Civico Buranello con la presentazione del libro di Paolo Speranza “Dante e il cinema. I film ispirati alla vita e alle opere dell’autore della «Divina Commedia»” (Gremese Editore).

In questo volume Paolo Speranza ripercorre la parabola del filone dantesco nel cinema lungo coordinate temporali (dal muto al sonoro) e geografiche, dal cinema americano delle origini a quello italiano, dalla Francia alla Germania, fino a Hollywood. Particolare rilievo viene dato alle riduzioni cinematografiche dell’Inferno e ai numerosi titoli ispirati alle straordinarie figure femminili che Dante ha eletto a protagoniste di ciascuna delle tre cantiche della Divina Commedia.

Secondo l’autore «Dante Alighieri ha intrigato e ispirato il cinema fin dalle origini, con l’obiettivo – o forse dovremmo dire il sogno – di dare vita anche attraverso le immagini in movimento alle sue potenti visioni, ai drammi di cui è intessuta la Divina Commedia (in special modo l’Inferno), all’intensità psicologica ed emotiva dei tanti personaggi che ha reso immortali. Un’impresa affascinante e al tempo stesso titanica, che è riuscita solo in parte: ancora oggi la realizzazione di un film sull’universo poetico dantesco rappresenta una delle sfide più aperte ed emozionanti per produttori, registi e attori di tutto il mondo».

Paolo Speranza insegna Materie letterarie e Latino nei licei ed è iscritto all’Airsc (Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema) e al Sncci (Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani). Dirige la rivista «Cinemasud» con l’omonima collana editoriale e collabora a «Cinecritica», a periodici nazionali e a riviste culturali italiane ed europee. Ha scritto numerosi libri e organizzato mostre e convegni di cultura cinematografica, storia contemporanea, letteratura meridionalista.

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