Genova. Una petizione on line per fermare la variante al Puc che interesserebbe il territorio di Vesima, oasi rurale dell’estremo ponente genovese il cui territorio potrebbe essere oggetto di una nuova stagione di cantieri e costruzioni residenziali, sebbene proposte come unità agricole.
A lanciarla il Comitato per la Salvaguardia del Territorio della Vesima: “Il treno ferma in tutte le stazioni tranne a Genova Vesima, quante volte abbiamo sentito questo annuncio, scrivono nel comunicato stampa che accompagna l’iniziativa – Il gas metano serve tutte le case tranne quelle di Genova Vesima. Le fogne arrivano ovunque tranne a Genova Vesima. L’acquedotto pubblico raggiunge tutti i cittadini, tranne gli abitanti di Genova Vesima. Sì, perché questa piccola frazione, conosciuta soprattutto nella stagione balneare, è l’ultimo lembo a ponente del Comune di Genova.Eppure, non abbiamo accesso ai servizi essenziali e la condizione precaria in cui versa la nostra Valle non è presa in carico da nessuno, né dalla Proprietà, tantomeno dall’Amministrazione”.
Il comitato chiede quindi che il comune, prima di dare il via libera all’operazione presentata dall’imprenditore Giacomo Cattaneo Adorno, proprietario di praticamente tutti i terreni della zona, valuti alcuni interventi per migliorare la vita di chi risiede già nell’antico borgo contadino: “Vengano fatti gli allacci del gas, alla rete fognaria e alla rete idrica e che il rilancio agricolo non prescinda dall’insediamento sul territorio di agricoltori professionisti a presidio di una Valle sempre più soggetta a frane, alluvioni e incendi. Agli agricoltori e non solo a facoltosi inquilini amanti del verde con vista mare vanno destinate eventuali nuove abitazioni, prediligendo il mantenimento dell’esistente e non un’operazione votata al consumo di suolo, affinché la variante al Puc non si traduca in una banale speculazione edilizia e sociale All’amministrazione chiediamo che prima di prendere in considerazione la richiesta di variante obblighi il proprietario, come vuole la legge, a risistemare i boschi e il territorio in generale, magari “invitandolo” ad intervenire sull’esistente, su ruderi e terrazzamenti”.
Ma non solo: dal comitato arriva anche un forte no alla Gronda di ponente, che proprio a Vesima dovrebbe vedere sbucare i due lunghi tunnel della bretella: “Chiediamo non solo alla maggioranza che voterà la variante al Puc, ma anche alle opposizioni, di bloccare la realizzazione della Gronda il cui allaccio è previsto sul lembo di terra che a parole tutti vogliono tutelare. Vesima poggia su una paleofrana e l’allargamento del viadotto, lo scavo di due gigantesche gallerie e l’innalzamento di muraglioni alti decine di metri riporta alla mente il sinistro ricordo del Vajont”.
“Come negli annunci ferroviari che i genovesi hanno memorizzato da decenni, da quando cioè l’estrema frazione occidentale non produce più ortaggi e frutta ma è “solo” una bella spiaggia da frequentare d’estate, “il treno ferma in tutte le stazioni tranne Genova Vesima”: una metafora amara che il Comitato chiede, a tutti e a tutte, di sovvertire“, conclude la nota.