Da dicembre

Super green pass, possibile via libera entro l’inizio di dicembre: nuovo confronto governo Regioni

Le attività ricreative come ristoranti, cinema, stadi e palestre sarebbero consentite solo ai vaccinati. Tampone solo per lavorare

Green pass ristoranti

Italia. Prende sempre più corpo l’ipotesi del Super green pass che escluderebbe di fatto i non vaccinati dalle principali attività ricreative (dai ristoranti allo stadio passando per palestre, cinema e teatri), mentre il solo tampone dovrebbe continuare a garantire l’accesso sui luoghi di lavoro. Complice il pressing dei governatori di Regione, che stanno facendo forte pressione sul Governo.

Il faccia a faccia tra i presidenti regionali e palazzo Chigi è previsto proprio tra oggi e domani. Dopo il confronto, le nuove misure approderanno in Consiglio dei ministri e l’attuazione potrebbe arrivare già nel fine settimana (o al massimo all’inizio della prossima) per poi rendere il nuovo “super lasciapassare” effettivo a partire dal mese di dicembre.

Nonostante la situazione in Italia, nel complesso, non appaia ancora ingestibile, preoccupa l’aumento dei casi, con conseguenti restrizioni, nei principali Paesi europei. L’obbiettivo è “salvare il Natale”, ma soprattutto “evitare nuove chiusure generalizzate, che andrebbero ad assestare un nuovo, durissimo colpo all’economia”.

Queste sono le principali motivazioni che spingono il pressing delle Regioni, guidato in primis da Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli e della Conferenza delle Regioni, ma che vede il presidente della Liguria Giovanni Toti tra i principali promotori: “Mi auguro che la decisione del Governo, che auspico venga presa quanto prima, di un super green pass riservato ai vaccinati, dia un’ulteriore spinta a chi deve effettuare ancora la prima dose”, ha dichiarato il governatore ligure.

“L’alternativa al green pass e ai vaccini è chiudere tutto e questo non ce lo possiamo né permettere né lo vogliamo”, è l’avvertimento del ministro Luigi Di Maio. Un’alternativa potrebbe essere l’obbligatorietà del vaccino per tutti o perlomeno l’estensione dell’obbligo per alcune categorie: “Una soluzione estrema, ma da valutare in base all’andamento della pandemia” secondo Giorgio Palù, professore emerito di Virologia all’Università di Padova, presidente dell’Aifa e membro del Cts, che ne ha parlato questa mattina sui principali quotidiani. Ipotesi quest’ultima osteggiata però dalle Regione, in particolare dal governatore del Veneto, Luca Zaia.

Non ci sarà, però, solo il tema green pass al centro della discussione tra Regione e Governo e delle successive decisioni che scaturiranno da Palazzo Chigi: sul tavolo, anche la riduzione della validità del certificato verde a 9 mesi, che Aifa ha definito “scelta ragionevole”, e l’estensione dell’obbligo della terza dose, da oggi possibile per tutti gli over 40.

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