Posizione unitaria

Super green pass, i sindacati liguri Cgil-Cisl-Uil: “Obbligo vaccinale per tutti i lavoratori”

Ma al momento l'ipotesi di una nuova stretta sul mondo del lavoro non è al vaglio del Governo

Primo giorno per il Green Pass obbligatorio

GenovaSuper green pass per soli vaccinati anche per lavorare? Meglio l’obbligo vaccinale. È la posizione espressa dai sindacati liguri Cgil, Cisl e Uil oggi in corteo a Genova mentre il governo Draghi prepara la stretta in vista di dicembre.

Al momento il mondo del lavoro resta escluso dal meccanismo che introdurrà il certificato verde “rinforzato”, cioè senza possibilità di fare il tampone, per accedere a una serie di attività al chiuso. Si parla (ma non è così probabile) di una possibile estensione dell’obbligo ad altre categorie (come forze dell’ordine e personale della scuola), mentre per i professionisti della sanità e gli operatori delle Rsa, che devono già immunizzarsi per legge, si prospetta l’obbligo della terza dose.

Sarebbe stato preferibile l’obbligo vaccinale al green pass, in primis per una ragione di sicurezza collettiva, ma poi anche perché quel sistema impone una frequenza di tamponi che sono un costo per i lavoratori che, solo per il fatto di andare a lavorare, devono pagare il tampone – commenta Fulvia Veirana, segretaria generale della Cgil Liguria -. C’è poi un tema che riguarda la campagna vaccinale che segna anche qualche ritardo, ad esempio sulla terza dose. Auspichiamo che al più presto i problemi si risolvano e che, anche grazie alla campagna vaccinale, si riesca a uscire dalla pandemia”.

Sarebbe bene che tutti si vaccinassero – aggiunge Luca Maestripieri, segretario generale ligure della Cisl -. Non possiamo più permetterci zone rosse e arancioni. A nessuno piace fare sacrifici e scelte drastiche, però che scelte alternative abbiamo in questo momento? Richiudere il mondo economico? Mettere decine di migliaia di persone in cassa integrazione e lasciarli a casa? Deve andare avanti la nostra strategia, che è quella del vaccino. Noi abbiamo fatto accordi con le aziende per aprire centri vaccinali dentro le aziende, non ha avuto un grandissimo successo ma deve andare avanti, dobbiamo tutelare le imprese e la salute delle persone. Oggi non ci sono alternative al vaccino. E, se devono essere fatte scelte più radicali, noi fin dall’inizio abbiamo chiesto l’obbligo vaccinale: il Governo abbia il coraggio di inserirlo”.

“Noi siamo sempre sulla posizione di qualche mese fa, cioè per l’obbligo vaccinale – conclude Mario Ghini, segretario regionale della Uil Liguria -. Su questo non c’è dubbio, riteniamo che i vaccini siano l’unica soluzione per uscire dalla pandemia. Siamo comunque consapevoli del fatto che il green pass sta arrecando danni ai lavoratori e stiamo mettendo in campo strumenti per far sì che le aziende si facciano carico delle spese per i tamponi”.

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