Genova. Circa duecento studenti genovesi si sono dati appuntamento questa mattina per dare vita ad una manifestazione, e poi un corteo, per protestare contro la gestione del governo del comparto scolastico, tra risorse che non si trovano mai e una mancata cura di quello che ancora rimane, a partire dagli edifici scolastici.
La manifestazione è indetta da diverse realtà del movimento studentesco genovese come la Rete degli Studenti Medi, il Collettivo Edera e il Coordinamento medi internazionalisti, nell’ambito di una protesta nazionale prevista per oggi in tutto il paese. L’obiettivo é chiedere “assemblee d’istituto in presenza, un cambio di prospettiva sugli orari da parte della Prefettura e una miglioria del sistema scolastico, contro le classi pollaio e per un serio piano di edilizia scolastica”.
Un corteo per chiedere un scuola più accogliente quindi ma anche inclusiva: ”Vogliamo una scuola che non parli solo dei problemi ambientali – dice Lucia Piccola del Cmi – Le stesse potenze che partecipano al COP26 e stendono accordi green entro il 2100, stanno investendo in piani di riarmo che arrivano a più di 1900 miliardi. Vogliamo una scuola che ci prepari al futuro e una scuola che non lasci indietro nessuno”.