Attacco

Sportelli al pubblico Inps, Usb: “Cittadini costretti a due viaggi per una risposta”

"Il nuovo sportello prima accoglienza senza prenotazione dopo poco più di 15 giorni, mostra tutta l’inadeguatezza e il peggioramento del servizio", denuncia il sindacato di base

Sede Inps via d'Annunzio

Genova. “Come prevedibile, l’apertura del nuovo sportello di prima accoglienza senza prenotazione, imposto dalla direzione generale Inps per compiacere il ministro Brunetta, già, dopo poco più di 15 giorni, mostra tutta l’inadeguatezza e il peggioramento del servizio sportelli ai cittadini. Vengono già segnalati episodi di intemperanza da parte di cittadini esasperati dalla presa in giro: almeno due a Genova e uno a Savona in cui è intervenuta anche la polizia”. La denuncia arriva dal sindacato Usb Pubblico Impiego.

“Di fatto, con questo geniale servizio, il cittadino deve recarsi presso la sede Inps, fare la fila fuori dagli uffici per la ridotta capienza imposta dall’emergenza sanitaria, arrivare finalmente allo sportello e -tranne per alcune semplici risposte- prendere un appuntamento per un altro giorno con lo sportello VERO dove potrà avere soddisfazione”, si legge in una nota.

“Quindi un doppio viaggio, con maggiori spese e più tempo perso, mentre con le consuete modalità -migliorate anche a causa della pandemia- è possibile prenotare da sé un appuntamento telefonico o in presenza, mediante l’accesso diretto ai servizi o tramite call center Inps. Ma ai piani alti dell’Inps devono aver pensato che “two is meglio che one” e far girare i cittadini come trottole contribuisce ad aumentare il PIL, come vuole Brunetta”.

“Certo che le Direzioni Inps regionale e quelle provinciali di fronte alle follie romane brillano, come da un po’ di tempo a questa, per eseguire gli ordini superiori senza neanche domandarsi se quello che stanno facendo sia giusto o meno, se aiuti i cittadini o ne aumenti la rabbia, se migliori o no le condizioni di lavoro dei propri dipendenti; ma tanto è, funzionari ben pagati che si limitano ad attaccare il somaro dove dice il padrone”, proseguono dall’Usb.

“E’ sempre brutto ricordarlo, ma “noi l’avevamo detto” – attacca la Usb – negli incontri tenuti con le Direzioni, aveva già denunciato la follia della riapertura sportelli in questo modo ricevendo per risposta, appunto, che erano “ordini superiori”. Ci si consenta, con il rispetto dovuto, che anche 80 anni fa qualcun altro, per eseguire ordini superiori ha contribuito alle tragedie della guerra e dei fascismi”.

“Abbiamo anche denunciato i rischi del rientro in presenza di tutti i lavoratori che, sommato agli sportelli di prima accoglienza accessibili senza alcun controllo sanitario, rischiano di provocare, oltre le intemperanze denunciate, anche possibili focolai di contagi Covid”, conclude il sindaco di base.

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