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Scuola e quarantena, dai presidi l’ok alle nuove regole: “Nessuna discriminazione per i non vaccinati”

Sull'aumento dei contagi tra i giovanissimi, il presidente nazionale Giannelli rassicura: "Per ora situazione sotto controllo"

Al via il primo giorno di scuola, si torna in classe nel savonese

Italia. “Discriminazione? Bisogna tutelare tutti quanti, a questo punto ci saranno lezioni a distanza per chi non può frequentare perché rischierebbe di contagiare ed essere contagiato. Ovviamente c’è un corollario: è meglio che ci vacciniamo tutti”.

Così Antonello Giannelli, presidente dell’Associazione nazionale presidi, commenta ai microfoni di Radio Cusano Campus la bozza del nuovo protocollo per la gestione dei contatti Covid-19 nelle scuole, che prevede la quarantena per tutta la classe a partire da 3 positivi.

Nuove regole che arrivano quando in Italia, e anche in Liguria, si sta registrando una crescita dei contagi tra i giovanissimi. “Abbiamo un leggero aumento dei casi negli alunni sotto i 12 anni – spiega Giannelli – però al momento la situazione è sotto controllo”.

Un aumento dei casi che non sorprende, considerando l’apertura di tutte le scuole e degli asili, la ripresa della vita sociale e soprattutto il fatto che quella fascia di età per ora non può essere immunizzata. Anche se entro dicembre potrebbe arrivare l’ok da Ema per il vaccino anche dai 5 anni in su, negli Stati Uniti si partirà già la prossima settimana.

Altro tasto dolente è rappresentato dall’obbligo del green pass per il personale scolastico, anche se la percentuale di resilienti al momento è bassa. “Oltre il 95% del personale scolastico è vaccinato. Ovviamente in quel 5% ci sono degli irriducibili, ma anche coloro che non possono vaccinarsi per motivi di salute. Non abbiamo avuto problemi particolari nel far rispettare le regole sul green pass, a parte qualche caso sporadico”, racconta Giannelli.

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