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Sciopero dei metalmeccanici, Uilm: “Una fuga in avanti la vertenza aperta dalla Fiom con il Governo”

I metalmeccanici scenderanno in piazza contro la riforma delle pensioni ma anche l'aumento del costo della vita e la mancanza di risposte sul precariato

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Genova. “Una fuga in avanti”, così la Uilm considera la vertenza aperta dalla Fiom con il Governo, per la quale quest’ultima ha indetto uno sciopero di quattro ore per giovedì 2 dicembre.

“Noi non abbiamo la necessità di distinguerci in quanto ci muoviamo all’interno un percorso che ha visto Cigl-Cisl-Uil intorno a una piattaforma elaborata per tempo su temi confederali da pensioni, Fisco, alle politiche attive del lavoro”, spiega in una nota diffusa la Uilm.

E continua: “Il taglio delle tasse della legge di bilancio deve essere realizzato attraverso un aumento delle detrazioni per i lavoratori dipendenti e pensionati, solo in questo modo, come ha sottolineato anche il governatore della Banca d’Italia, si avrà un risultato significativo per milioni di italiani. L’ipotesi di una revisione delle aliquote non risponde a questa esigenza, sul fisco come sulle pensioni e sulle politiche attive del lavoro attendiamo risposte esaustive dal Governo”.

E conclude: “Non serve mettere bandierine né forzature che rischiano di provocare delle divisioni nel nostro territorio. Per l’insieme di queste ragioni la UILM non ha preso nessuna decisione di mobilitazione, né intende aderire a siffatti scioperi. Ovviamente noi supporteremo tutte le iniziative che decideranno di mettere in campo Cgil-Cisl-Uil qualora il Governo ci desse risposte negative sulla vertenza”

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