Genova. Nei giorni scorsi il sindaco di Genova Marco Bucci ha ipotizzato che la concessione del suolo pubblico per i locali, ristoranti e bar, possa restare estesa e gratuità anche oltre la scadenza della fine 2021, e anche oltre la fine del periodo di emergenza pandemica a marzo 2022. “Siamo stati i primi a farlo e continueremo a farlo, non c’è neanche da discuterne”. Anche questo, a suo modo, un modello Genova. Che piace alle associazioni di categoria.
Secondo una ricerca condotta da Confcommercio sulla città di Roma il 64% dei clienti ha preferito mangiare all’aperto in questi mesi e il 56% intende farlo anche nei mesi invernali, sfidando il freddo. Il motivo ovviamente è da ricercare nel maggiore senso di sicurezza che lo stare all’aria aperta conferisce riguardo alla trasmissione del Coronavirus, ma è stato anche riscontrato un generale apprezzamento verso il consumo all’aperto.
Il 70% dei cittadini ha dichiarato che i dehors creano un ambiente più conviviale e un’atmosfera positiva, rendono più vivibile e sicura la città. Ci sono però anche note negative, come la carenza di parcheggi, occupati dai dehors stessi, e gli abusi nella gestione del ruolo pubblico, con complicazioni legate soprattutto alla circolazione pedonale.
Più benefici che costi, per, secondo Confcommercio che chiede a livello nazionale la conferma della disponibilità del suolo pubblico per bar e ristoranti anche nel 2022, in modo da non rallentare la ripresa del settore.
“La soluzione migliore sarebbe quella di adottare in tutte le città italiane il modello Genova – dice il vicepresidente vicario Aldo Cursano – dove il sindaco Bucci ha annunciato non solo di confermare l’utilizzo del suolo pubblico ma anche di continuare a renderlo gratuito. Una scelta coraggiosa, che riconosce il valore dei dehors per l’attrattività della città e che va nella direzione di garantire maggior vitalità allo spazio urbano e di conseguenza maggior sicurezza. E allo stesso tempo di valorizzare un settore di eccellenza, particolarmente apprezzato dai turisti, italiani e stranieri”.