Liguria. Ancora bagarre in Consiglio regionale sulla legge per la promozione del territorio ligure: all’inizio del dibattito sulla votazione degli articoli e degli emendamenti tutti i consiglieri di minoranza hanno lamentato l’assenza del presidente della giunta Giovanni Toti (che aveva presentato congedo per impegni istituzionali, ndr) e hanno contestato la mancanza di chiarimenti circa i criteri sulla destinazione dei fondi e di un approfondimento, anche con le categorie interessate, che erano stati chiesti nella riunione di martedì scorso dell’Ufficio di presidenza, integrato con i capigruppo e i presidenti delle Commissioni.
Alessandro Piana, vicepresidente della giunta regionale, ha ribattuto illustrando le finalità del provvedimento: “Il disegno di legge intende attivare uno strumento di internazionalizzazione che si sviluppa attraverso campagne promozionali, che promuovono il territorio ligure, realizzate e veicolate da società sportive professionistiche”.
Il vicepresidente ha specificato: “La campagna promozionale è un sistema di azioni che coinvolgono atleti di elevata popolarità, come testimonial”.
Nella seduta del mattino è stato votato, e respinto con 10 voti a favore (minoranza) e 16 contrari, il primo degli emendamenti presentati dalla minoranza: l’emendamento, che era stato depositato da Roberto Centi (Lista Ferruccio Sansa presidente), chiedeva che le società sportive che attiveranno le campagne promozionali avessero sede operativa in Liguria.
Su questo emendamento sono intervenuti, dichiarando voto favorevole, Luca Garibaldi e Sergio Rossetti del gruppo Pd-Articolo Uno, Gianni Pastorino (Linea Condivisa), Ferruccio Sansa e Selena Candia del gruppo Lista Ferruccio Sansa presidente e Paolo Ugolini (Mov5Stelle).
L’assessore ai trasporti Gianni Berrino, durante l’esame degli articoli, ha spiegato che le modalità specifiche di allocazione dei fondi spettano alla giunta. Stefano Mai (Lega Liguria-Salvini) ha condiviso le spiegazioni di Berrino.