Genova. La direttiva firmata dal ministro Luciana Lamorgese è arrivata ieri a tarda sera e ancora il prefetto Renato Franceschelli ha convocato alle 17 di oggi il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che dovrà decidere la sua applicazione concreta a Genova. In Questura si cominciano a studiare mappe di piazze e vie che potrebbero essere vietate, da piazza Matteotti a De Ferrari, solo per fare qualche esempio ma nulla ancora è stato deciso.
In base alla direttiva del Viminale infatti i prefetti, di concerto con questori e sindaci, dovranno individuare “specifiche aree urbane sensibili, di particolare interesse per l’ordinato svolgimento della vita della comunità, che potranno essere oggetto di temporanea interdizione allo svolgimento di manifestazioni pubbliche per la durata dello stato di emergenza, in ragione dell’attuale situazione pandemica”.
Sarà appunto il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica a decidere ma non è affatto escluso quindi che già da questo sabato il tradizionale corteo no green pass, che alcuni giorni fa era stato preavvisato alla questura con partenza alle 16 da piazza De Ferrari e il consueto giorno intorno al centro no potrà svolgersi in quelle modalità o, addirittura, venga consentito solo come presidio statico in un’altra piazza tra quelle che vengono considerate meno sensibili.
Il questore, spiega la direttiva, ricevute le indicazioni del prefetto, sulla base del Tulps potrà stabilire che “determinate manifestazioni potranno tenersi solo nel rispetto di specifiche modalità di carattere restrittivo”, per cui, per esempio “potrà essere disposto lo svolgimento in forma statica in luogo di quella dinamica ovvero prevista la regolamentazione di percorsi idonei a preservare aree urbane nevralgiche”
“Non ho letto la circolare ancora – dice il sindaco di Genova Marco Bucci interpellato sulle intenzioni circa le limitazioni ai cortei in centro città – so che oggi pomeriggio abbiamo una riunione in Prefettura e vedremo anche con il questore quello che si potrà fare. So che la gente non è contenta che via XX settembre sia bloccata tutti i sabati pomeriggio: le limitazioni non piacciono a nessuna ma sono quello che succede quando la nostra libertà va a incidere su quella degli altri”.