Genova. In altri tempi si sarebbe parlato di “fuga di notizie”, oggi possiamo definirlo uno ‘spoiler’. Parliamo del ‘disegno’ della nuova struttura di via Campostano che in queste ore è stato ‘anticipato’ sui social territoriali di Nervi, dove da tempo i residenti si confrontano sul futuro urbanistico (e non solo) del quartiere, ridisegnato profondamente dal restyling del porticciolo e dalla sperimentazione della nuova ztl iniziata da circa un mese.
Ma prima che dalle istituzioni fosse messo sul tavolo il progetto, sui social arriva l’anticipazione di quella che potrebbe essere la nuova struttura pensata per prendere il posto dell’area verde tra via Somma e viale Franchini. Una costruzione di più piani che comprende un ampia struttura di vendita con sopra una piscina e sotto un parcheggio di pertinenza, stando a quanto si può evincere dai prospetti pubblicati, con gli ingressi carrabili in viale Franchini, strada recentemente oggetto di un cambio di senso di marcia nell’ambito della nuova viabilità, per ora sperimentale, del quartiere.
“A breve si parlerà in Municipio degli esiti della ztl in fase di sperimentazione. Aleggia nell’aria però il progetto “Campostano” – scrive Serena Finocchio, consigliera del Municipio IX Levante eletta in quota Lista Crivello a commento delle tavole condivise sui social – Ho ricevuto alcuni scatti relativi all’ipotesi più accreditata di Centro Commerciale-piscina-posteggi, che allego per avere una idea di quello che sarà. Sicuramente potrà essere migliorato, ma i volumi non saranno di certo inferiori. Come si pone questo mega cubo in cemento armato per quanto riguarda traffico, impatto ambientale e sostenibilità nel bel paesello?”.

Un disegno, un’ipotesi progettuale, che fino ad oggi non era stata messa nera su bianco, e che da tempo animava il dibattito nel quartiere, soprattutto in relazione alla decisione di eliminare la piscina Mario Massa dal porticciolo, voluta e portata a termine dall’amministrazione civica, con la promessa di un nuovo impianto proprio in questo lembo di terreno oggi occupato da un vivaio.
“Tutta questa rivoluzione è propedeutica a favorire la realizzazione di quello che qualcuno definisce da tempo ecomostro? – si chiede Serena Finocchio, mettendo il relazione la decisione di portare avanti in questi mesi la sperimentazione della nuova viabilità nonostante la forte contestazione dei alcuni commercianti, che chiedevano una posticipazione per ‘salvare il Natale’ – Il commercio nerviese, con i suoi 250 metri di semipedonalizzazione appena acquisiti, subiranno contraccolpi con questo ennesimo supermercato? Forse sarebbe bene guardare il profilo di Viale Franchini e capire quale impatto ci sarà. Ma soprattutto occorrerebbe pensare prima alle ricadute e non dopo aver subito i danni”, conclude Finocchio.
Ovviamente scatta l’animata discussione social: “Nel novembre del 2020, dopo alcuni rinvii sulla scadenza, il bando viene assegnato all’ unico partecipante vale a dire alla cordata Sogegross insieme ad un costruttore di impianti natatori e nell’aprile si viene a sapere che il progetto presentato da Sogegross interferisce con una galleria antiaerea di proprietà del demanio che il comune vuole acquistare per permettere la realizzazione del progetto – ricostruisce sempre sui social Matteo Ciappina, tra i fondatori e animatori del comitato sorto per salvare la piscina Massa – Lo scorso novembre l’assessore Piciocchi, su sollecito del comitato per la piscina di Nervi risponde che sono in corso le procedure di acquisizione dal demanio della galleria demaniale”.
“Pensiamo quindi sarebbe importante iniziare ad attivare un tavolo di discussioni per spiegare alla cittadinanza quello che non capisce – prosegue – In che modo un supermercato da 1500 metri quadrati porterà benessere? Come saranno interessate le piccole attività da questo nuovo supermercato? Come il costruire un autosilos diminuirà l’afflusso di macchine nel quartiere? Quali garanzie si hanno e che garanzie saranno date affinchè non rimanga un progetto incompiuto senza la piscina? Chi gestirà il futuro impianto?”. Tutte domande aperte che ora sono sul tavolo del dibattito pubblico, insieme al primo disegno di quello che potrebbe diventare questo angolo della città.