Genova. Il decreto Infrastrutture e trasporti, approvato definitivamente in parlamento, introduce alcune novità nel Codice della strada in materia di mobilità: tra queste un regolamento più stringente per l’utilizzo dei monopattini elettrici. Uno dei primi aspetti del nuovo regolamento sarà la riduzione della velocità massima da 25 a 20 km/h, la confisca del mezzo truccato e il casco obbligatorio per i minorenni.
Tra i punti della normativa ci saranno anche il divieto di parcheggio sui marciapiedi e la creazione di zone di sosta dedicate: soprattutto nelle città dove è ormai diffuso il noleggio in sharing di questi mezzi, ad esempio Milano o Torino, si vedono ovunque monopattini abbandonati in mezzo ai marciapiedi) con un effetto negativo in termini di decoro e in alcuni casi costituendo un ostacolo per i pedoni.
Inoltre a partire dal 1 luglio 2022 ci sarà l’obbligo di dotazione di “indicatori luminosi di svolta e di freno su entrambe le ruote”: tutti i monopattini dovranno essere dotati di frecce e stop, oltre alle luci già necessarie, e quelli già in circolazione dovranno essere adeguati alle nuove norme entro il 1 gennaio 2024.
Si specifica anche che i monopattini non possono circolare sui marciapiedi, dove possono soltanto essere accompagnati a mano, e si sottolinea il divieto di circolazione contromano, “salvo che nelle strade con doppio senso ciclabile”.
A Genova è già vigore, dal 1 giugno, un’ordinanza comunale che disciplina la circolazione dei monopattini elettrici ed è in realtà ancora più stringente rispetto alla normativa nazionale. Anche nel capoluogo ligure il limite di velocità è di 20 km/h sulla rete viaria cittadina (ridotto a 6 km/h nelle zone pedonali e a traffico limitato) ma introduce l’obbligo di casco anche ai conducenti maggiorenni.
I monopattini elettrici – si legge sempre nell’ordinanza – possono essere condotti dal compimento del quattordicesimo anno di età e, dal punto di vista regolamentare, sono equiparabili alle biciclette. Devono essere provvisti di un campanello o di un segnalatore acustico e, dove esistenti, devono transitare sempre sulle corsie ciclabili mentre è sempre vietato circolare sui marciapiedi o contromano. Sul monopattino non si possono portare persone, oggetti o animali. Mezz’ora dopo il tramonto o in particolari condizioni atmosferiche di scarsa visibilità, occorre utilizzare dispositivi di illuminazione ed indossare un giubbotto o bretelle retroriflettenti.
L’inosservanza delle regole comunali comporta le relative sanzioni amministrative previste dal codice della strada. Da capire se a questo punto, in mancanza di lacune normative nazionali, potrà restare valida la legge cittadina. Ma c’è da dire che, anche a livello di codice della strada, su questo fronte, la discussione è solo rimandata e si va decisamente verso la direzione dell’obbligatorietà per tutti.
Ad ogni modo, dall’entrata in vigore dell’ordinanza comunale, il 1 giugno, le sanzioni elevate dalla polizia locale sotto la guida del comandante Gianluca Giurato, per il mancato rispetto sono state 243, praticamente una e mezza al giorno. Da gennaio a giugno le sanzioni erano state mediamente un po’ meno, 119, scattate per comportamenti pericolosi. Nelle ultime settimane, però, la media è calata: forse per l’effetto a medio termine dell’ordinanza, che ha portato gli utenti a utilizzare meglio il mezzo, o perché la stagione autunnale potrebbe aver diminuito i monopattini in circolazione.
La maggior parte delle sanzioni è scattata perché chi si trovava a bordo non indossava il giubbino riflettente ma anche per assenza del casco, o perché si è passati con il rosso. C’è poi il caso record di un operaio sanzionato ben 11 volte, sorpreso a sfrecciare con un monopattino truccato a 80 km/h di velocità: un temerario oltre che recidivo.