Genova. Dopo il confronto con il ministro Enrico Giovannini, avvenuto durante la Settimana Europea della Mobilità a settembre, le alunne e gli alunni del progetto Ora – Open Road Alliance hanno incontrato oggi le amministrazioni di Genova e Camogli.
Sono 70 gli studenti liguri, coinvolti nel progetto di Fondazione Unipolis e Cittadinanzattiva che dopo un percorso formativo hanno scritto il primo Manifesto della mobilità sostenibile della scuola italiana, assieme ad altri 2.000 coetanei di tutto il Paese.
Presentato a Roma, il Manifesto ha preso ora la via delle città metropolitane per la fase decisiva del progetto, quella in cui gli studenti incontrano le istituzioni locali per proporre le loro idee sui temi della mobilità; un momento di confronto con le amministrazioni in cui i giovani diventano ambasciatori della mobilità sostenibile nelle comunità in cui vivono.
All’incontro, svoltosi presso l’Istituto Nautico “San Giorgio” di Genova, hanno partecipato Elisabetta Abamo, assessore Istruzione Città di Camogli; Alessandro Clavarino dell’ufficio scolastico regionale Liguria (dirigente ufficio II Ambito Territoriale di Genova); Claudio Garbarino, consigliere delegato ai Trasporti della Città Metropolitana Genova; Giorgio Viale, assessore alla Sicurezza, Polizia Locale, Immigrazione, Personale e Pari opportunità e relativi diritti Città di Genova; Marco Scarponi, Fondazione Michele Scarponi onlus.
Al Nautico “San Giorgio” di Genova erano presenti anche classi della sede di Camogli e dell’Istituto “Vittorio Emanuele II – Ruffini” di Genova.
Tra le idee presentate, il progetto “Il momento è Ora” della classe 5^BT del “Vittorio Emanuele II – Ruffini” di Genova, tra i 10 vincitori del contest di Ora. Un progetto grafico che immagina una campagna di comunicazione sulla mobilità sostenibile con al centro il cittadino modello nelle vesti di un supereroe che contribuisce al cambiamento abbandonando cattive abitudini.
Gli studenti hanno proposto inoltre “Ecoegg“, un sistema di trasporto innovativo che possa collegare attraverso piccoli veicoli elettrici i grandi centri urbani litoranei ai piccoli centri abitati nell’entroterra ligure, difficilmente raggiungibili dagli attuali mezzi di trasporto.
Infine, la risposta dei giovani ai fumi delle barche tradizionali è una barca a vela senza motore termico e con vele composte da membrana di celle fotovoltaiche, molto flessibile adatta per essere applicata su vele da piegare o arrotolare all’occorrenza.
Giorgio Viale commenta: “Per improntare la mobilità urbana del futuro a una maggiore sostenibilità e sicurezza stradale, è importante per le amministrazioni statali e locali ascoltare le idee e i consigli dei più giovani, che saranno i cittadini e la classe dirigente del domani. Il progetto Open Road Alliance, promosso da Fondazione Unipolis insieme a Cittadinanzattiva, va nella direzione giusta, coinvolgendo le ragazze e i ragazzi di tutta Italia nella progettazione e realizzazione di una mobilità realmente sostenibile e a misura di persona. Come Comune di Genova, siamo orgogliosi che gli studenti e le studentesse delle nostre scuole, in particolare l’Istituto Nautico “San Giorgio” e l’Istituto “Vittorio Emanuele-Ruffini”, siano stati tra gli artefici, a livello nazionale, di questo manifesto della mobilità sostenibile destinato a influire positivamente, e in maniera incisiva, sulle politiche pubbliche locali e di Governo che daranno, alle città italiane, più sicurezza ed ecosostenibilità”.
“Come consigliere delegato ai Trasporti della Città Metropolitana di Genova – aggiunge Garbarino – condivido in maniera convinta i principi che animano progetti come questo, e tutte le attività che promuovono i nuovi modelli di mobilità, coinvolgendo soprattutto i giovani sui temi della mobilità sostenibile e sicura. L’Ente che rappresento ha varato il Pums, il Piano della mobilità sostenibile e sta lavorando sul Biciplan, documenti che pongono l’obbiettivo della sicurezza stradale come uno dei punti cardine da rispettare nella progettazione della mobilità green. Una nuova cultura e consapevolezza deve essere acquisita per il rispetto delle persone, soprattutto dei più fragili e vulnerabili; la mobilità sostenibile pone noi amministratori di fronte a delle scelte di ridistribuzione democratica dello spazio stradale, e le azioni ed i progetti di informazione e di sensibilizzazione verso tutti i cittadini sono tra i nostri obbiettivi prioritari” .
Elisabetta Abamo, assessore all’Istruzione della Città di Camogli, spiega: “L’Amministrazione di Camogli si congratula con gli allievi della 5^ Cucn dell’Istituto Nautico Camogli per l’impegno e la partecipazione al progetto Ora Open Road Alliance per Unipolis. Il loro elaborato, dedicato a un modo totalmente ecologico di pensare la mobilità sostenibile, rappresenta un importante contributo al Manifesto Mobilità Sostenibile della Scuola Italiana, e si allinea all’approccio fatto proprio anche dalla nostra Amministrazione comunale per una maggiore attenzione, sensibilità e fattibilità riguardo ai temi della sostenibilità in ogni aspetto della vita quotidiana”.
“È stata una giornata molto importante – dichiara Marco Scarponi, presidente della Fondazione Michele Scarponi – perché parlare di mobilità sostenibile, mettendo al centro i ragazzi, e facendo loro progettare una nuova strada e costruendola insieme, è ciò che bisogna fare per trasformare la nostra cultura della strada, facendola diventare più sicura e sostenibile. Mi ha fatto molto piacere tornare qui a Genova, una città che dimostra ancora una volta di voler dare il suo contributo per cambiare la cultura italiana della strada”.
I giovani diventano quindi ambasciatori della mobilità sostenibile nelle comunità in cui vivono, le 14 aree metropolitane del nostro Paese, che ospiteranno ciascuna uno o più incontri con sindaci, assessori di riferimento e delegati delle città metropolitane.
Studenti e docenti saranno i protagonisti degli incontri nei quali racconteranno il percorso formativo e laboratoriale, svolto tra il 2020 e il 2021 nonostante le difficoltà della pandemia, in cui hanno analizzato la mobilità nella sua dimensione sociale, economica, ambientale e della sicurezza.
Sono 93 le classi partecipanti al progetto, per un totale di circa 2.000 studenti all’ultimo anno delle Scuole Secondarie di 2° grado, accompagnati da 140 docenti referenti. Le classi, 44 delle quali hanno indirizzo liceale, 35 indirizzo tecnico e 14 indirizzo professionale, provengono da 57 scuole delle aree metropolitane di Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Messina, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Torino e Venezia.