Genova. Dopo le polemiche delle scorse ore sul maltempo e i danni provocati dalla pioggia nel fine settimana, soprattutto in Val Bisagno, arriva la risposta dell’amministrazione comunale che per voce dello stesso sindaco Bucci, di fatto, respinge le accuse al mittente.
“Ho letto che il consigliere Crivello ha detto che avevano investito tanti soldi. La giunta precedente aveva investito 29 milioni per la protezione del dissesto idregeologico noi ne abbiamo investito già 69, quindi mi ha dato un bell’assist – ha detto il sindaco – Abbiamo fatto tre volte ciò che hanno fatto loro, ed è un bene perché Genova deve migliorare, ogni giunta deve fare tre volte tanto meglio di quella precedente. Abbiamo 150 milioni per tutti i rivi di Sestri Ponente che servono per il nuovo cantiere“.
In particolare in Val Bisagno la situazione delle scorse ore è stata particolare: “Arpal ha parlato stamattina di una bomba d’acqua da 29 ml in 15 minuti, queste cose scatenano problemi dei rivi piccoli e non nei grossi – ha sottolineato Bucci – Certamente uno è esondato ed è un problema che risolveremo, se facciamo la gara a chi ha investito di più però I numeri parlano molto chiaro”. E rispondendo al presidente del Municipio Media Val Bisagno, Roberto D’Avolio, che chiedeva a Tursi un impegno immediato per risolvere le criticità ha assicurato che “è vero, i progetti ci sono e ci sono le risorse per farli, e lo stiamo facendo“.
In giornata è arrivata anche la replica della Lista Toti, chiamata in ballo da Partito Democratico e Crivello sempre sulla gestione delle risorse e dei progetti di mitigazione del rischio: “Siamo esterrefatti davanti alle dichiarazioni del consigliere comunale Gianni Crivello – dichiarano nella nota stampa i consiglieri regionali arancioni – che si prende addirittura il lusso di dare suggerimenti al presidente Giovanni Toti, accusandolo di non aver rinviato l’inaugurazione di un point. Chissà se Crivello ha usato lo stesso severo metro di giudizio con il ‘suo’ sindaco Marco Doria quando, nel 2014, con la città davvero invasa dal fango e con la conta delle vittime in corso, questi si fece sorprendere a gozzovigliare in uno dei migliori ristoranti di Courmayeur, o chissà se invece ha applicato il consueto metro della doppia morale che gli è tanto caro. A Crivello, inoltre, ricordiamo che le giunte del suo colore politico hanno iniziato timidamente a darsi da fare per la prevenzione (con l’intervento decisivo del Governo, costretto quasi a commissariare un Comune sonnacchioso) solo dopo l’alluvione del 2010 (1 morto), del 2011 (6 morti) e del 2014 (1 morto), dopo aver dormito sonni tranquilli e aver bloccato, per anni e anni, sia i lavori di rifacimento della copertura del Bisagno, perché preoccupati di tutelare più se stessi davanti ad un ricorso al TAR che la sicurezza dei cittadini, sia quelli per lo scolmatore del Fereggiano. La storia non si limita agli ultimi dieci anni e vale la pena ricordarla tutta, sempre”.