Genova. “Tutte le misure, anche le più drastiche, non sono mai eccessive se si tratta di garantire agli italiani un sereno Natale e di non fermare quella straordinaria ripartenza del Paese e dell’economia che c’è stata”. Così il presidente ligure Giovanni Toti apre nuovamente all’idea di un lockdown per i non vaccinati, come ha deciso l’Austria, e come suggeriscono di fare alcuni esperti e politici in Italia
“Da questo punto di vista, è chiaro che dobbiamo spingere sulle terze dosi e qui lo stiamo facendo con tutto quello che può sollecitare i cittadini. Bisogna stare molto attenti ai luoghi sensibili, come gli ospedali quindi ben venga l’obbligo di terze dosi per i sanitari, le Rsa2, continua Toti.
“Poi, se la situazione dovesse peggiorare, è evidente che chi oggi ha dosi di vaccino che lo proteggono, rispetto a chi non ha voluto farlo, sono due cittadini che hanno strumenti diversi nei confronti del virus ed è chiaro che, se si prenderanno misure, dovranno tenere conto del livello di vaccinazione delle persone“, conclude il governatore.
In Austria, intanto, da mezzanotte è in vigore il lockdown duro per i non vaccinati. Circa due milioni di cittadini non immunizzati da oggi possono lasciare le loro case solo per il lavoro, acquisti di prima necessità e attività motorie.
Il governo annuncia controlli serrati con multe di 500 euro per i cittadini e 3.600 euro per gli esercenti. Dalle limitazioni sono esclusi bambini sotto i 12 anni, donne incinta e coloro che non possono vaccinarsi. Sono esentati anche gli alunni che partecipano allo screening di massa nelle scuole. Chi riceve la prima dose entro il 6 dicembre ed è in possesso di un tampone negativo per 48 ore ‘esce’ dal lockdown. Per la movida a Vienna non basta più solo essere vaccinati, ma serve anche un test molecolare. Il governo è diviso su ulteriori provvedimenti per frenare la quarta ondata di coronavirus in Austria, che ha attualmente un’incidenza di 848. Il coprifuoco anche per i vaccinati proposto dal ministro della Salute Wolfgang Mueckstein è stato, almeno per il momento, bocciato dal cancelliere Alexander Schallenberg.