Punti pesanti

La Samp si aggiudica lo spareggio di Salerno

Una partita tesa e combattuta, vinta dal Doria su un campo difficile quale è l’Arechi

Sampdoria Vs Bologna

Genova. Ho visto la partita seduto al fianco di un vecchio tifoso del Doria, che – poco prima del fischio d’avvio – mi ha detto: “Mi sembra di rivivere l’ansia della sfida del ’64 col Modena” (per i più giovani, ricordo che la Samp si salvò dalla Serie B, solo vincendo lo spareggio, in campo neutro a San Siro, con i canarini emiliani)… Beh, alla fine anche il risultato odierno è stato lo stesso: un netto 2-0, anche questa volta dall’importanza non altrettanto vitale ma quasi…

Perdere all’Arechi di Salerno, sarebbe stato un disastro, ma anche un semplice pareggio avrebbe lasciato tante preoccupazioni nella psiche del gruppo… mentre adesso, pur consci di non poter dormire sugli allori, tutti quanti (allenatore in primis) possono contare su una bella iniezione di autostima, che può consentire di dare una svolta al campionato.

Il match è stato vissuto, in fase d’avvio, con tanta ovvia tensione da parte di entrambe le formazioni, con i campani che hanno cercato di pressare la Samp nella sua metà campo, senza tuttavia riuscire ad impedire che i blucerchiati riuscissero, spesso e volentieri, ad elaborare belle e veloci azioni di rimessa, risultate in analisi più pericolose di quelle degli avversari, tanto è vero che fra il 10° e il 16° sono andati vicini al goal, prima Quagliarella (due volte) e poi Candreva (l’occasione più ghiotta) e Caputo (stop di petto e rovesciata in bicicletta), mentre al 35°, l’ex Belec ha dovuto tirare fuori il meglio di sé per respingere una spingardata di Thorsby e bloccare il successivo colpo di testa di Caputo sulla ribattuta.

Ed infatti, tanto va la gatta al lardo… che di goal ne sono arrivati due, uno dietro l’altro… il primo fortuito, in quanto causato da una involontaria deviazione col fondo schiena di Di Tacchio, su un cross di Candreva, messo in azione da Verre  in un’astuta esecuzione di calcio d’angolo, mentre il secondo è arrivato col più classico dei contropiedi,  quasi un quattro contro uno, con Quagliarella che ha scelto Candreva come killer dei granata (2-0).

Nella ripresa la musica è ovviamente cambiata e lo spesso criticato Audero ha avuto occasione di smentire tutti i suoi detrattori, quando già in avvio del secondo tempo ha sciorinato una ‘zampata da gatto’, per deviare in corner una semirovesciata di Ranieri (bel terzino di corsa e spinta), ripetendosi poco dopo su una difficile conclusione di Coulibaly (sette polmoni).

La Salernitana ha continuato a spingere in modo forsennato, ma in goal ci è andata ancora la Sampdoria, anche se la rete di Caputo è stata annullata, post VAR, per un offside millimetrico, mentre una bomba di Drăgușin, non è finita nel sacco solo per una occasionale ribattuta granata.

A proposito del rumeno, entrato in campo per evitare guai all’ammonito Bereszyński, bisogna dire che ha fatto molto bene la sua parte, dando solidità alla difesa in un momento in cui necessitavano ‘peso e centimetri’, al cui supporto ha contribuito in modo altrettanto sostanziale anche Chabot, mandato in campo da D’Aversa al posto di un Ferrari, affaticato dai crampi, essendo alla sua prima da titolare di questo campionato… e poco male se il tedesco ha dovuto giocare da ‘centrale destro’… tanto era il suo colpo di testa che serviva!

Insomma, Drăgușin, Chabot e Colley hanno eretto un muro davanti ad Audero, consentendo al Doria di portarsi a Genova tre punti davvero importanti e a mister D’Aversa di uscire dall’Arechi con un ‘teso’ sorriso, che la dice lunga sullo stress della sosta che ha preceduto questo ‘spareggio’…

“E’ andata anche questa…” ha commentato il vecchio tifoso, alzandosi dopo il triplice fischio di chiusura..

 

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