Genova. Ci sono voluti tre anni perché alcune frasi pubblicate su Facebook, nel corso di un battibecco tra l’allora capogruppo del Pd Cristina Lodi e alcuni supporter del sindaco Marco Bucci, finissero in tribunale. Domani, giovedì 18 novembre, la citazione diretta a giudizio nel processo in cui sono imputate otto persone, tutti uomini, denunciati per diffamazione aggravata dall’uso dei social network.
Il post dal quale erano scaturiti gli insulti e le frasi screditanti nei confronti dell’esponente politica, alcuni dei quali a sfondo sessista, era comparso sulla pagina-profilo Facebook “Marco Bucci per Genova”. Erano i giorni in cui il primo cittadino era in Cina per impegni istituzionali. Lodi aveva commentato: “…sta progettando la fuga…”. Ne erano scaturite oltre 300 reazioni e se Bucci aveva mantenuto toni civili altrettanto non avevano fatto alcuni dei suoi sostenitori. I messaggi più pesanti erano stati subito cancellati ma anche quelli rimasti sono bastati a far scattare l’indagine da parte della polizia postale alla quale, appunto, si era rivolta per una denuncia la consigliera del Pd.
In attesa dell’udienza di domani al tribunale di Genova – l’esito del processo è tutto da immaginare e comunque domani non ci sarà sentenza – oggi sono arrivati numerosi messaggi di solidarietà a Cristina Lodi, il primo dei quali, in ordine strettamente cronologico, è stato quello dell’esponente della Lega e presidente del consiglio comunale Federico Bertorello.
“Vorrei censurare le gravissime condotte diffamatorie perpetrate via Facebook nei confronti della collega consigliera comunale a cui va tutta la mia solidarietà – si legge nella nota – anche a nome di tutto il consiglio comunale tengo a condannare fermamente questi episodi, e auspico che la magistratura punisca una volta per tutte chi compie tali atti di violenza verbale a mezzo social”.
Un atto nobile ma che qualcuno legge come una polpetta avvelenata nei confronti proprio del sindaco e della sua lista, in un momento in cui i rapporti tra i partiti di destra e i movimenti civici e centristi sembrano essere meno idilliaci del solito. Il comunicato di Bertorello, dicono i malpensanti, dovrebbe avere l’effetto di far uscire allo scoperto lo stesso Bucci e di fargli attaccare alcuni suoi sostenitori. Anche perché, proprio domenica scorsa, gli insulti a Cristina Lodi da parte di un noto esponente di Vince Genova si sono ripetuti, ancora una volta sui social.
Il sindaco, ad ogni modo, non è ancora voluto intervenire sulla questione. Ma c’è chi ricorda ancora l’episodio simbolico della rosa bianca, da lui donata nel luglio 2020 a Lodi durante un consiglio comunale come gesto di distensione dopo alcune discussioni molto accese tra i due.
Nel frattempo altri messaggi di solidarietà arrivano dal centrosinistra: “Esprimiamo solidarietà a Cristina Lodi, vittima di pesanti attacchi sui social. La violenza, anche verbale, non va mai tollerata. Bene ha fatto la consigliera comunale del Pd a denunciare quanto accaduto. Siamo accanto a lei nel condividere la linea di fermezza: la dialettica politica, lo scontro anche aspro nelle aule consiliari, non puoi mai degradare in attacchi personali e in insulti”, scrivono dal Pd di Genova.
“A distanza di tre anni, dai gravi episodi, le rinnoviamo tutta la nostra solidarietà e vicinanza
con l’auspicio che i cosiddetti leoni da tastiera non restino impuniti. Non è un caso che
i commenti offensivi partano in particolare da uomini e vengano indirizzati a una donna
fortemente impegnata in politica e nel sociale. Ribadiamo che non si può e non si deve
sorvolare su veri atti diffamatori e sulle relative conseguenze, anche se alcuni, in maniera
superficiale, tendono a sottovalutare tali episodi, considerati parte di un mondo virtuale.
Non dobbiamo scordare infatti che queste azioni superano la soglia del reato di
diffamazione e devono essere adeguatamente condannate. Affermiamo che imparare a
chiedere scusa sinceramente, anche da parte di chi non è direttamente coinvolto,
rappresenti una scelta di buon senso e di civiltà, finalizzata altresì a migliorare i rapporti
istituzionali e politici nella nostra città”, si legge in una nota della lista Crivello.