I commenti

Incidente mortale sul lavoro a San Quirico, dolore e rabbia nelle reazioni di sindacati e politica

I sindacati: "Più prevenzione e formazione per fermare queste morti". Chiesto nuovo tavolo in Prefettura

Incidente mortale sul lavoro a San Quirico, operaio schiacciato da un tubo

Genova. Filctem, Fiom e tutta la Cgil “si stringono intorno alla famiglia, agli amici e ai colleghi di lavoro della vittima e chiedono si faccia presto chiarezza su quanto accaduto per comprendere la natura di questo ennesimo incidente mortale”.

E’ la nota dei sindacati di categoria della Cgil dopo la morte avvenuta questa mattina di un operaio di 48 anni all’interno dell’azienda Sigemi di San Quirico.

“Come sempre accade quando avvengono queste tragedie – dicono i segretari di Filctem e ci si interroga su come possa essere possibile perdere la vita sul lavoro e si punta il dito verso le norme di prevenzione e formazione, due capitoli definiti di spesa, ma che in realtà sono l’unico strumento per garantire la sicurezza in ambito lavorativo”.

“La Prefettura ci convochi – dice invece Fabio Servidei, segretario confederale Uil Liguria – chiediamo lo stato di calamità per le morti bianche sul territorio: occorre darsi una mossa per questa lunga scia di sangue, le misure adottate fino a questo momento sono insufficienti. Occorrono maggiori risorse per intensificare le ispezioni, soprattutto negli appalti dove si annidano le criticità più grandi, più sicurezza nella contrattazione, più formazione e sanzioni severe perché per una morte sul lavoro le ammende sono ancora troppo blande: la vita non ha prezzo”.

In Liguria le denunce di infortuni sul lavoro sono in forte crescita rispetto al 2020: nel periodo tra gennaio e settembre si è passati dalle 12.650 dell’anno scorso alle 13.560 di quest’anno (fonte Inail). “Abbiamo chiesto con forza l’adozione di provvedimenti definitivi, l’ultima volta meno di due mesi fa, quando un altro operaio perse la vita precipitando da un ponteggio – dicono Luca Maestripieri, segretario generale Cisl Liguria, e Marco Granara, responsabile Ast Cisl Genova -. Oggi ci troviamo di fronte all’ennesima tragedia che conferma che la sicurezza sul lavoro, che dovrebbe essere la priorità numero uno per tutti e a tutti i livelli, sta evidentemente e velocemente peggiorando”.

“Chiediamo con forza maggiori controlli e pesanti sanzioni per le aziende che incrementano il profitto sulla pelle dei lavoratori – dice una nota del partito comunista – La sicurezza nei posti di lavoro deve necessariamente essere al primo posto”.

“L’indignazione non basta – dice in una nota rifondazione comunista – Invitiamo i sindacati a proclamare lo sciopero generale”.

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.