Stretta

Il governo Draghi è pronto a varare a dicembre il “super green pass” per soli vaccinati

Ma solo in caso di cambio di colore delle regioni. Per l'ufficialità bisognerà attendere la riunione della prossima settimana

green pass cellulare

Liguria. Potrebbe arrivare “molto probabilmente a dicembre”, in vista delle festività natalizie, secondo quanto dichiarato dal ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta,  il “super green pass” allo studio del governo Draghi per far fronte all’attuale aumento dei casi di positività al Covid, con previsioni di un possibile picco in inverno.

L’idea del governo sarebbe quella di limitare la validità del certificato ottenuto con i tamponi solo per l’accesso al lavoro o ai servizi essenziali, esclusi dunque i luoghi di ritrovo, aggregazione e socialità, come cinema, ristoranti o stadi. Le restrizioni avrebbero comunque effetto solo in caso di cambio di colori delle regioni: “Chi non ha il vaccino ma ha solo il green pass legato al tampone – specifica Brunetta – subisce i vincoli del cromatismo”, il tutto “per non far pagare a tutti l’egoismo di alcuni“.

Per le ufficialità bisognerà attendere la riunione che il premier Draghi farà all’inizio della prossima settimana, probabilmente martedì, con le Regioni. Secondo le prime indiscrezioni, la maggior parte di queste ultime sarebbero a favore della stretta al fine di evitare nuove chiusure.

Ritengo molto più utile un Green Pass a doppia velocità che non un obbligo vaccinale che sarebbe qualche cosa di poco più che formale, visto che non possiamo certo condurre in manette i cittadini alla vaccinazione – è il commento del governatore ligure Giovanni Toti -. Sarebbe certo un’ulteriore sottolineatura di quanto sia un obbligo morale, civile ed etico andare a vaccinarsi. Tuttavia, nel momento in cui ci fosse una divisione tra i vaccinati con pieno accesso alla vita economica e sociale di questo paese e i semplici tamponati che invece hanno un’area più ristretta anche per la loro sicurezza in cui potersi muovere credo che sarebbe una misura più che sufficiente”.

Da lunedì, intanto, partono le somministrazioni delle terze dosi per gli over 40 (potrà prenotare chi ha tra i 40 e 59 anni con il sistema che consentirà di effettuare la prenotazione dal primo giorno utile, scaduti i sei mesi dal completamento del ciclo). “Abbiamo deciso di sbloccare le agende, aumentando il numero di postazioni vaccinali in tutti gli hub – ha dichiarato Toti -. Una brusca accelerata sulle prenotazioni delle terze dosi si è verificata nella fascia d’età tra i 60 e gli 80 anni, dove le prenotazioni complessive da inizio campagna sono state quasi 80 mila mentre quelle degli over 80 sono state fino ad oggi circa 65mila mentre in totale sono 100 mila le terze dosi già somministrate. Un segnale certamente incoraggiante visto che i numeri stanno convincendo tutti che vaccinarsi è l’unico modo per evitare le complicazioni della malattia e salvare la nostra economia”.

“Adesso io credo che dobbiamo seguire quello che ci sta dicendo la comunità scientifica e cioè accelerare la terza dose – sono le affermazioni del ministro degli esteri, Luigi Di Maio -. E noi lo stiamo facendo”, in modo da “affrontare la fine dell’anno e l’inizio dell’anno prossimo con più serenità”; resta invece vago sull’obbligo vaccinale o un eventuale super green pass: “Siamo ancora nel dibattito”.

Ce la metteremo tutta per costruire un Paese che nel periodo di Natale possa rimanere aperto – ha aggiunto Di Maio -. L’alternativa ai vaccini e Green pass è chiudere e noi non vogliamo arrivare a quel punto. Dobbiamo portare le persone che non lo hanno fatto a vaccinarsi”.

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