Internazionale

Il 2022 a Genova sarà l’anno del Barocco, la giunta stanzia 1,8 milioni per due mostre

I progetti "Un Barocco Superbo" e "Rubens 22. A network" si terranno rispettivamente nella primavera e nell'autunno del prossimo anno

Generica

Genova. Il 2022 sarà l’anno in cui Genova celebrerà uno dei periodi di maggiore fulgore della propria storia, quando tra Sei e Settecento la Repubblica raggiunse l’apice della sua potenza e conobbe un momento di singolare vivacità non soltanto economica e finanziaria, ma anche culturale e artistica.

La giunta comunale ha approvato, su proposta dell’assessore alle politiche culturali Barbara Grosso, i progetti “Un Barocco Superbo” e “Rubens 22. A network“, esposizioni che si terranno rispettivamente nella primavera e nell’autunno del prossimo anno. Di 600 mila euro lo stanziamento per il primo appuntamento e di 1 milione e 200 mila euro per il secondo.

“Il 2022 sarà un anno straordinario per Genova dal punto di vista culturale e le cifre che abbiamo deciso di stanziare testimoniano la grande attenzione della giunta – sottolinea Grosso – si tratta di rassegne di richiamo internazionale che saranno ospitate come sede principale a Palazzo Ducale, ma che coinvolgeranno tutte le maggiori istituzioni culturali della città in un fil rouge straordinario che vedrà tutta la città immersa in un’atmosfera che farà rivivere un periodo di grande magnificenza della Superba. Oltre alle importanti rassegne i cui progetti abbiamo approvato in giunta, voglio ricordare, a maggio e a ottobre, le consuete occasioni di incontro con il nostro patrimonio storico, artistico e architettonico nelle edizioni dei Rolli Days. La forza di Genova è “ragionare in rete”, sia a livello internazionale, viste le prestigiose collaborazioni che abbiamo attivato, sia a livello locale grazie al coinvolgimento di tanti soggetti culturali attivi sul nostro territorio. Grazie al lavoro di tutti, questo sarà un anno che, a diciotto anni esatti da “Genova 2004″, sottolineerà ancora una volta l’importanza del siglo de los genoveses”.

La prima mostra (Un Barocco Superbo) – che sarà curata da Pietro Boccardo, Jonathan Bober e Franco Boggero – celebra la stagione artistica tra Sei e Settecento quando vennero create da celebri artisti stranieri come Rubens, Van Dyck, Puget e brillanti talenti locali come Bernardo Strozzi, Valerio Castello, Gregorio De Ferrari, opere ritenute di sorprendente qualità.

Organizzato in sintonia con la mostra alle Scuderie del Quirinale a Roma nel marzo 2022, il progetto proporrà accanto alla grande mostra presso Palazzo Ducale, preziose esposizioni monografiche dedicate ai singoli maestri e percorsi “barocchi” a Palazzo Bianco, al Museo dell’Accademia Ligustica, Palazzo Reale e altri palazzi e chiese del centro storico.

Il secondo progetto ha come centro la mostra “Rubens e i Palazzi di Genova“, curata da Nils Büttner e Anna Orlando, che si terrà nell’Appartamento del Doge di Palazzo Ducale, e che nasce in occasione del quarto centenario della pubblicazione ad Anversa del celebre volume di Pietro Paolo Rubens, Palazzi di Genova (1622). La rassegna presenta oltre 150 opere, tra le quali hanno il ruolo di protagonisti circa venti Rubens provenienti da musei e collezioni europee e italiane, che si sommano a quelli presenti in città.

La mostra è l’occasione per attivare una rete culturale, dal titolo – appunto – Rubens 22. A Network che coinvolge numerose realtà pubbliche e private, dai Musei di Strada Nuova al Museo Diocesano, dall’Accademia Ligustica di Belle Arti a Palazzo della Meridiana, dall’Università degli Studi di Genova alla Fondazione Teatro Carlo Felice e al Conservatorio Nicolò Paganini e a molti altri. Si tratta di una fitta rete di collaborazioni, focus conoscitivi, appuntamenti culturali, aperture straordinarie, eventi collaterali e ulteriori progetti espositivi che faranno rivivere la Genova “Superba” del Seicento, nell’epoca del suo maggiore splendore.

 

Per favore, disabilita AdBlock per continuare a leggere.

Genova24 è un quotidiano online gratuito che non riceve finanziamenti pubblici: l’unica fonte di sostegno del nostro lavoro è rappresentata dalle inserzioni pubblicitarie, che ci permettono di esistere e di coprire i costi di gestione e del personale.
Per visualizzare i nostri contenuti, scritti e prodotti da giornalisti a tempo pieno, non chiediamo e non chiederemo mai un pagamento: in cambio, però, vi preghiamo di accettare la presenza dei banner, per consentire a Genova24 di restare un giornale gratuito.