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Gimbe: “Vaccinare di più contro l’influenza”. In Liguria 230mila dosi in più di quelle necessarie

La fondazione indipendente: "Impossibile prevedere l'impatto nella stagione 2021-2022, attenzione alle categorie a maggior rischio"

vaccino antinfluenzale

Genova. È necessario “tenere alta la guardia” verso l’influenza stagionale: “se da un lato mancano fattori affidabili per prevedere il suo impatto nella stagione 2021-2022, dall’altro i dati attuali rilevano un’incidenza delle sindromi simil-influenzali superiore a quella degli anni precedenti”. È quanto rileva la fondazione Gimbe che suggerisce di aumentare la copertura vaccinale. Confortante, da questo punto di vista, la situazione della Liguria che dispone di un numero di dosi maggiore di quelle necessarie a immunizzare la popolazione target.

“L’ampia gamma di misure restrittive per contenere la diffusione del coronavirus e il contestuale aumento delle coperture vaccinali antinfluenzali hanno limitato nettamente l’impatto dell’influenza stagionale, la cui incidenza nella stagione 2020/2021, secondo i dati dell’Istituto superiore di sanità, è sempre rimasta sotto la soglia basale”, spiega la fondazione.

La circolare del ministero della Salute dell’8 aprile 2021 raccomanda, come per la stagione 2020-2021, la vaccinazione antinfluenzale “per tutti i soggetti a partire dai 6 mesi di età che non hanno controindicazioni”, con offerta attiva e gratuita per alcune categorie di popolazione a rischio. In Liguria la copertura vaccinale contro l’influenza nella scorsa stagione ha raggiunto il 31,3% della popolazione totale con 471.999 dosi somministrate. Il picco si è registrato negli over 65 con una copertura del 68,4%.

Quest’anno la Liguria, rinnovando tre dei quattro lotti del bando del 2020 e pubblicando un altro bando ad aprile, si è aggiudicata in tutto 683mila dosi, più di quelle somministrate l’anno scorso e più di quelle necessarie a coprire la popolazione target, con un avanzo netto di 229.876 dosi. Tra le persone considerate “a rischio” ci sono 63.280 bambini tra 6 mesi e 6 anni, 108.253 nella fascia 60-65 anni e soprattutto 432.632 ultra65enni per un totale di 604.165 soggetti. Pochi giorni fa la Regione ha attivato una campagna di comunicazione dedicata.

Non è così in tutta Italia: quattro Regioni e una Provincia autonoma, con le scorte disponibili, non raggiungono coperture pari o superiori al 75% della popolazione target per età: Piemonte (61%), Molise (60%), Campania (56%), provincia autonoma di Bolzano (52%) e Valle d’Aosta (48%). Questo dato è tuttavia in miglioramento rispetto alla scorsa stagione, quando a non poter raggiungere coperture vaccinali sufficienti erano 7 Regioni e 2 Province autonome.

“Durante la scorsa stagione influenzale – afferma Nino Cartabellotta, presidente della fondazione Gimbe – sono stati guadagnati oltre dieci punti percentuali (da 54,6% a 65,3%) nelle coperture vaccinali antinfluenzali della popolazione over 65 anni: un risultato di salute pubblica che ha permesso, insieme alle restrizioni in atto per la pandemia Covid-19, di ridurre la circolazione del virus influenzale e le complicanze, in un periodo di imponente sovraccarico dei servizi sanitari territoriali e ospedalieri”.

Anche le coperture della popolazione generale sono aumentate nella stagione 2020-2021 rispetto all’anno precedente, passando dal 16,8% al 23,7%: valori che, tuttavia, lasciano “enormi margini di miglioramento”, riflette Gimbe.

“La nostra analisi – conclude Cartabellotta – se da un lato quantifica ancora difficoltà di accesso per la popolazione generale al vaccino antinfluenzale, dall’altro rileva un netto miglioramento nella gestione delle forniture dei vaccini: dai timing di pubblicazione della circolare ministeriale, quest’anno anticipata di un mese, alle tempistiche dei bandi di gara per la fornitura dei vaccini antinfluenzali da parte delle Regioni, nel rispetto dei tempi utili per la produzione dei vaccini da parte delle aziende farmaceutiche. Se, tuttavia, da un lato si evidenziano miglioramenti organizzativi che senz’altro favoriscono il raggiungimento di coperture vaccinali più elevate, dall’altro non è possibile conoscere l’impatto delle misure anti-Covid-19 ancora in vigore sull’andamento dell’influenza nella stagione 2021-2022. Per questo, è di fondamentale importanza continuare a incrementare il numero di persone che si sottoporranno a vaccinazione antinfluenzale, con particolare attenzione verso le categorie a maggior rischio”.

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