Genova. Non è semplicissimo trovare un posto a un oggetto alto quasi otto metri e pesante 26 tonnellate ma forse la statua “Ulisse e la nave cavallo”, realizzata nel 2015 dall’artista Maurizio Nazzaretto, sta finalmente per trovare una collocazione definitiva. Una collocazione dove, diversamente da quanto è successo negli ultimi sei anni, potrà essere ammirata da genovesi e turisti.
La statua, un’opera che ricorda vagamente lo stile futurista, plasmata in acciaio e legno e simboleggiante la metafora dell’essere umano costantemente in viaggio, era stata commissionata all’autore dall’associazione Flying Angels, la onlus che organizza i viaggi “salvavita” per tanti bambini in tutto il mondo.
Nel 2016 fu protagonista di una mostra a palazzo Ducale, per qualche tempo fu collocata all’ingresso di uno dei Saloni Nautici ma – nonostante un progetto dello studio di architettura Go-Up ne prevedesse la collocazione a calata Vignoso, al porto antico – ultimamente era stata posizionata in via Dei Pescatori, nell’area delle riparazioni navali.
Un luogo poco frequentato, se non dagli addetti ai lavori, e dove presto arriveranno i cantieri del Waterfront Levante. Per questo motivo, e per la necessaria manutenzione di un’opera esposta per anni alle intemperie, il Comune di Genova ha deciso di spostarla e di valorizzarla una volta per tutte.
Recentemente l’appalto per il trasloco della statua è stato affidato (per 33mila euro) a una ditta di Chiavari. I soldi saranno ricavati da quelli della vendita del palasport e degli altri padiglioni della fiera.
L’amministrazione ha anche individuato per la sua ricollocazione definitiva la grande aiuola tra viale Brigate Bisagno, viale Duca d’Aosta, corso Buenos Aires e via Cadorna, un’intersezione nodale per Genova che ne consentirà la dovuta valorizzazione. Successivamente al riposizionamento, la statua dovrà essere accessibile per lavori di restauro e manutenzione.
L’autore. Maurizio Nazzaretto risiede e lavora a Genova, la sua formazione artistica nasce dal mondo teatrale e le sue opere sono state esposte in molteplici gallerie nazionali e internazionali; le celebrazioni Colombiane del 1992 furono il primo palcoscenico importante con decine di bronzi ai Parchi di Nervi e al Porto Antico. Successivamente Il Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce di Genova ospitò un’altra sua grande mostra intitolata Nuovi Generi di Conforto che dopo un anno, ampliata, si trasferì a Venezia nei grandi spazi dell’Arsenale.
Nel 2005 ha creato un laboratorio di scultura a Gran Bassam (Costa d’Avorio) collaborando con il Museo Nazionale del Costume per poi esporre le opere realizzate in diversi spazi pubblici in alcune città tra cui Genova. Il primo calco della scultura fu presentato a Palazzo Ducale nel 2011.