A roma

Ex Ilva, protesta sotto la sede del Mise. Bonazzi (Fiom): “Incontro inconcludente, non escludiamo mobilitazione”

Un migliaio di lavoratori della siderurgia sono arrivati da Taranto, Novi, Genova e Piombino

Roma. Protesta e corteo questa mattina a Roma da parte dei lavoratori della siderurgia a partire dai dipendenti degli stabilimenti ex Ilva che chiedono al Governo, entrato ormai da mesi nella nuova azienda Acciaierie d’Italia, di uscire allo scoperto e fornire garanzie sull’occupazioni e gli investimenti.

Circa un migliaio i lavoratori arrivati a Roma per lo sciopero indetto da Fiom, Fim Uilm che hanno dato alla giornata lo slogan ‘Il tempo è scaduto’. Con treni e pullman sono arrivati da Taranto, Genova, Novi ligure e dalle Acciaierie di Piombino.

Una delegazione viene è ricevuta al Mise mentre permane il presidio nella via sottostante al grido di “senza lavoro c’è l’agitazione” intonato in particolare dalla delegazione genovese.

Per Stefano Bonazzi Segretario Generale Fiom Cgil Genova si è trattato di una trasferta inconcludente “Siamo stati ricevuti da rappresentanti del Mise che però non avevano alcun mandato da parte del Ministro – spiega al termine dell’incontro – Le nostre richieste erano chiare: piano industriale serio e condiviso, sicurezza sul lavoro, rispetto degli accordi. Su nessuno di questi punti ci sono state date rassicurazioni – ci siamo lasciati con l’impegno da parte del Governo di una convocazione che veda la partecipazione del Ministro: se non dovessero arrivare novità positive siamo pronti a mobilitarci”

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