Roma. È morto Giampiero Galeazzi. Il cronista sportivo e conduttore Rai nonché ex campione di canottaggio aveva 75 anni ed era malato da tempo di diabete.
Nato a Roma il 18 maggio 1946, Galeazzi prima di diventare giornalista sportivo aveva vinto il campionato italiano di singolo in canottaggio nel 1967. Poi l’ingresso in Rai e la lunghissima carriera a raccontare lo sport, prima in radio e poi in tv, con la Domenica Sportiva e Mercoledì Sport.
Per quanto riguarda la sua presenza nella nostra regione, indimenticabile la sua intervista a Nils Liedholm, allora allenatore della Roma, nel 1983 a Genova quando lo “strappò” all’assalto dei suoi stessi tifosi che esultavano per lo scudetto.
Addio Giampiero, inimitabile collega pic.twitter.com/MwvVO9Uwkb
— RaiSport (@RaiSport) November 12, 2021
Di lui si ricordano le telecronache avvincenti e accorate: impossibile non pensare a quella della medaglia d’oro dei fratelli Abbagnale a Seul nel 1988.
Negli Anni Ottanta fu anche inviato della Ds per gli incontri più importanti della Serie A. Dal 1992 al 1999 ha condotto 90esimo minuto e ha partecipato alla conduzione del festival di Sanremo del 1996 con Pippo Baudo.
Nel 2010 e nel 2012 ha partecipato a Notti Mondiali e Notti Europee, entrambe trasmissioni Rai. Non solo cronaca sportiva: nel 1986 fu inviato per la Rai all’incontro fra Michail Gorbačëv e Ronald Reagan a Reykjavík. Galeazzi si trovava in Islanda per l’incontro di Coppa dei Campioni fra Valur e Juventus.
Galeazzi aveva due figli, Gianluca e Susannna, ed era noto anche con il soprannome di Bisteccone per la stazza non indifferente. Erano tre anni che non appariva in tv.