Operazione

Due elicotteri e 70 uomini: l’esercitazione congiunta tra Soccorso alpino e la Guardia di Finanza

L'obiettivo è stato quello di verificare la macchina dell'emergenza dopo il protocollo di intesa dello scorso 30 marzo

Soccorso Alpino Esercitazione

Genova. Nella giornata di giovedì 18 novembre si è svolta, nel Comune di Ceranesi , un’esercitazione congiunta denominata “ZERO 2021” tra il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Liguria e il Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Genova.

L’attività addestrativa effettuata ad un’altitudine di circa 800 metri su di un piccolo altopiano dell’Appennino ligure al confine con il Piemonte, ha ricalcato in maniera fedele un tipico scenario d’intervento operativo nel corso del quale è stata simulata la ricerca di un cercatore di funghi che, nel tentativo di ritrovare l’orientamento, si è infortunato ad un arto rendendo necessario l’intervento dei soccorritori ed il successivo trasporto presso il più vicino nosocomio.

Come noto la Liguria è la Regione italiana a più elevato indice di macchia boschiva laddove la vegetazione ricopre circa il 69% del territorio; in questo contesto la conoscenza reciproca e la perfetta organizzazione tra le varie componenti specialistiche chiamate ad intervenire giocano un ruolo fondamentale per le attività di ricerca e soccorso e quindi per la sopravvivenza dei malcapitati.

Il ROAN di Genova ha preso parte con 2 elicotteri della Sezione Aerea e personale specialista di elicottero impegnato in assetti terrestri, unitamente al Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico Liguria rappresentato dal personale della Stazione Genova, Stazione Tigullio e Unità Cinofile da Ricerca di Superficie per un totale di 70 soccorritori suddivisi in squadre perfettamente attrezzate.

Decollati dall’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova gli equipaggi di entrambi gli elicotteri si sono succeduti nell’attività di sorvolo e ricerca, imbarcando in più occasioni personale del Soccorso Alpino per velocizzare gli spostamenti e offrire loro una prospettiva di visuale altrimenti impossibile. La zona impervia e boschiva ha messo a dura prova i ricercatori e reso necessaria un’intensa azione di coordinamento delle forze in campo assicurata rispettivamente dal Reparto di volo delle Fiamme Gialle per l’impiego dei velivoli e del Soccorso Alpino per le operazioni di ricerca e recupero dell’infortunato.

L’attività si è protratta per circa quattro ore a partire dalle ore nove del mattino per poi concludersi con l’individuazione dell’infortunato da parte di un’unità aerea che ha indirizzato le squadre di soccorso e le unità cinofili sul punto per le operazioni di recupero e salvataggio. Il successivo debriefing ha rappresentato un momento essenziale di confronto ed interscambio fra i protagonisti sia per ciò che concerne gli aspetti tecnici dell’attività svolta e sia per aver fornito spunti utili per perfezionare taluni aspetti del dispositivo attuato. La sinergia è stata possibile grazie al rinnovato protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso 30 marzo tra il Soccorso Alpuno e il Corpo della Guardia di Finanza con lo scopo di affinare le procedure operative volte a garantire l’integrazione tra Enti ed Istituzioni che seppur differenti tra loro sono accomunati da un unico obiettivo: la sicurezza e salvaguardia di cittadini che necessitano di aiuto

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