Genova. Ore difficili all’interno del carcere di Marassi a Genova per via di alcuni disordini ripetuti a poca distanza l’uno dall’altro. La denuncia arriva da Fabio Pagani, segretario regionale della Uil Polizia Penitenziaria, che ancora una volta chiede maggiori tutele per gli agenti da parte dello Stato.
“Domenica è stata una giornata difficilissima – ha spiegato Pagani – alle 11 un detenuto all’interno del centro clinico ha raso al suolo la camera detentiva, strappando i termosifoni dal muro e allagando l’intero piano. Intorno alle 17 invece, un detenuto della ‘sesta sezione’, con problemi mentali, protagonista di altri episodi nei giorni scorsi ha dato fuoco alla cella. I due sono stati messi in sicurezza e fortunatamente non ci sono stati feriti, ma la situazione è molto grave”.
“Da tempo – prosegue il sindacalista – abbiamo gettato, inascoltati, un grido di allarme sulle condizioni di lavoro cui è costretta la polizia penitenziaria all’interno degli istituti, soprattutto a Marassi, dove il capo dipartimento da marzo 2021 non riesce ad assegnare un direttore titolare”.
“Eppure noi abbiamo fatto richieste precise ai vertici. Vogliamo sapere come intendono procedere al fine di garantire l’incolumità, quali disposizioni utili a prevenire gli eventi critici si intendono impartire e quali procedure devono essere adottate durante le operazioni di servizio, perché intervenire così come si sta facendo senza cognizione di causa potrebbe essere pericoloso”, conclude.