Genova. Prima le urla e gli insulti: “Mi hai tirato il ghiaccio, lurida p…“. Poi la lite tra due ragazzi e alla fine la situazione che degenera in rissa con schiaffi e spintoni. La scena di ordinario delirio notturno è stata ripresa e inviata alla nostra redazione da un residente di via di Mascherona, tra Sarzano e il cuore della movida genovese, proprio nella seconda serata dal debutto degli “educatori di strada” messi in campo dal Comune per riportare sotto controllo il divertimento del fine settimana nei vicoli.
Sono le due di notte, da quello che segnala l’autore del video. In strada ci sono due giovanissimi, un ragazzo e una ragazza, reduci, a quanto pare di sentire, da una festa di compleanno. Lui urla insulti a una donna perché questa le avrebbe tirato un gavettone con acqua e ghiaccio: “Scendi che ti sgozzo, scendi, ammazzo te e tutta la tua famiglia“. La ragazza, dopo averlo inizialmente spalleggiato dicendo alla residente di “andate a vivere da un’altra parte”, cerca di farlo ragionare. Ma visto che lui non smette di minacciare, lei inizia a gridare più forte in preda all’esasperazione: “Basta, basta, così passi dalla parte del torto”.
È a quel punto che dal rumore e dalle bestemmie si passa alla violenza tout court. Un gruppo di persone, forse abitanti del luogo, si avvicina e un uomo schiaffeggia per primo il ragazzo. Tra i due nasce allora una colluttazione, la ragazza cerca di mettersi in mezzo e di evitare conseguenze peggiori. “Basta, non siete sani, andate via”, intima l’aggressore. La polizia, da quanto afferma il nostro lettore, sarebbe arrivata sul posto quando tutto era già finito.
Scene diventate ormai normali in questa parte del centro storico dove il conflitto tra frequentatori della movida e residenti è tornato a superare i livelli di guardia. Venerdì scorso hanno debuttato gli otto operatori schierati da Tursi vicino ai principali luoghi di ritrovo dei ragazzi per “monitorare, studiare la movida e promuovere quella di tipo responsabile”. L’iniziativa si svolge dalle 18 alle 2 di notte, ma spesso è proprio dopo quell’orario che inizia il far west nei vicoli: quando va bene si passa alle vie legali, quando va male si passa direttamente alle mani. Come ieri sera.
“L’aspetto più positivo è avere instaurato un dialogo con le fasce più giovani dei clienti della movida. Non è un tipo di lavoro che porta risultati immediati che si possono vedere – commenta l’assessore comunale alla Sicurezza Giorgio Viale -. A volte non si vedono nemmeno gli animatori perché cercano di confondersi con la massa. È un lavoro che speriamo porti i suoi frutti nei mesi a venire: il loro scopo è agganciare sempre più gruppi di giovani, capire le loro istanze, cercare di trovare una soluzione assieme che concili la vita di chi abita il centro storico e di chi invece vuole svagarsi dopo due anni di pandemia”.