Genova. Hanno tra i 30 e i 50 anni, famiglie alle spalle, lavorano in porto da anni, prima con il lavoro a chiamata poi con i contratti a tempo determinato. Sono gruisti e carrellisti, tutti altamente specializzati, gli 88 lavoratori somministrati del porto di Genova a cui il 30 novembre scade ancora una volta il contratto nonostante il percorso che i sindacati Felsa Cisl, Nidil Cgil e Uiltemp Uil avevano intrapreso a giugno con autorità portuale ma anche istituzioni locali per arrivare a una stabilizzazione, ma nulla si è mosso e martedì questi lavoratori rischiano di trovarsi senza lavoro.
Per questo oggi è stato convocato un presidio sotto la palazzo San Giorgio, spostato al pomeriggio quando l’autorità di sistema ha convocato l’incontro. “Ricordiamo che si tratta di lavoratori che hanno collaborato e contribuito ad aumentare gli importanti dati del traffico per il nostro porto che quest’anno conta un +17% rispetto all’anno scorso – dice Laura Tosetti, segretaria Nidil Csil – per questo vogliamo che la professionalità di questi lavoratori venga riconosciuta da tutti e possa in qualche modo essere trovata una strada per la continuità occupazionale”.
“Siamo pronti a mettere in campo ogni azione utile per arrivare a un risultato – aggiunge Simone Mara, segretario Felsa Cisl – che potrebbe essere anche un accordo ponte per arrivare magari a inizio anno a una soluzione definitiva ma sinceramente ci saremmo aspettati di dover tornare qui con un numero di lavoratori molto inferiore agli 88 iniziali perché confidavano che almeno una parte sarebbero stati nel frattempo sistemati”.
“Non chiediamo l’impossibile – sottolinea Roberta Cavicchioli Uiltemp Uil – chiediamo o una stabilizzazione all’interno del porto perché sappiamo bendino che compagnia deve rispettare determinati criteri e impegni o una collocazione alternativa che tuttavia non si traduca in una perdita di dignità o una precarizzazione che rappresenterebbe un passo indietro”.
Poco dopo le 18 il tavolo è stato rinviato a lunedì pomeriggio ma il percorso sembra delineato .Il sindaco che ha partecipato alla parte finale dell’incontro , e il presidente del Porto Paolo Signorini “si sono presi l’impegno di garantire l’occupazione per i mesi di dicembre e gennaio e di aprire un confronto che abbia come obiettivo la stabilizzazione di questi lavoratori portuali a partire dal mese di febbraio” spiega una nota di Felsa Cisl Nidil Cgil Uiltemp.