Finanza

Crédit Agricole, utile netto consolidato a 343 milioni (+103%) al 30 settembre 2021

Il gruppo bancario ha presentato i risultati

Giampiero Maioli

Milano. Il Gruppo Crédit Agricole in Italia al 30 settembre 2021 ha fatto registrare un risultato netto aggregato di 789 milioni (+43% a/a), al netto delle poste straordinarie derivanti in particolare dall’operazione di acquisizione di Creval, di cui 603 milioni di pertinenza del Gruppo Crédit Agricole (nella foto Giampiero Maioli, responsabile del Crédit Agricole in Italia).

L’utile netto consolidato si attesta a 343 milioni, in crescita del +103% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, al netto degli elementi straordinari e del badwill provvisorio generato in seguito all’acquisizione del Credito Valtellinese.

L’attività commerciale continua a essere dinamica, con un totale dei finanziamenti all’economia pari a 93 miliardi di euro e una raccolta totale che sale a 311 miliardi di euro.

Prosegue il trend positivo, evidenziato già nel primo semestre, di ritorno a una produttività sui livelli pre-crisi:
crescita della base clienti con 110 mila nuovi clienti acquisiti, grazie sia all’apporto della rete commerciale sia al contributo del canale digitale (28% dell’acquisition); collocati circa 7,6 miliardi di prodotti legati al risparmio gestito (in aumento del +63% a/a), con sviluppo sia del segmento bancassicurativo che del risparmio gestito; erogati circa 2,6 miliardi di nuovi prestiti per acquisto abitazione, con un incremento del +17% a/a del numero dei nuovi mutui, e aumento dei volumi intermediati di credito al consumo (+56% a/a).

I volumi mostrano un andamento positivo in tutte le principali componenti. In sintesi: impieghi clientela in crescita a/a grazie all’andamento dinamico dei prestiti alle famiglie e dei finanziamenti alle imprese, con quote di mercato in aumento sia per i mutui casa che per i prestiti agroalimentari rispettivamente al 6,6% e al 7,3%; risparmio gestito in aumento del +13% a/a grazie anche alla dinamica positiva dei flussi netti che si attestano a 2,5 miliardi nei primi nove mesi dell’anno; raccolta diretta in aumento del +4% a/a, trainata dal trend di forte crescita dei risparmi detenuti in liquidità come tutela dalla crisi.

La produzione dei mutui è in crescita rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, con una crescita molto sensibile (+58%) dei lead online. Con il lancio del Mutuo Giovani nel luglio scorso la quota di under 36 che ha richiesto un mutuo sul sito del Gruppo è passata dal 38% al 63%.

Le incidenze dei crediti deteriorati netti sono in ulteriore riduzione al 2,7%, si attestano all’1,0% le incidenze delle sofferenze nette. Migliorano le coperture del portafoglio non performing che si portano al 54,0%, mentre quelle delle sofferenze sono pari al 69,5%.

Le attività preparatorie al progetto di fusione di Creval in Crédit Agricole Italia procedono secondo le tempistiche pianificate.

Crédit Agricole è presente in Italia, suo secondo mercato domestico, con circa 17.500 collaboratori e circa 5,2 milioni di clienti grazie a un gruppo composto, oltre che dal Gruppo Bancario Crédit Agricole Italia, anche dalle società di corporate e investment banking (Cacib), servizi finanziari specializzati (Agos, Fca Bank), leasing e factoring (Crédit Agricole Leasing e Crédit Agricole Eurofactor), Asset Management e Asset Services (Amundi, CACEIS), assicurazioni (Crédit Agricole Vita, Crédit Agricole Assicurazioni, Crédit Agricole Creditor Insurance) e wealth management (Indosuez Wealth Management in Italia e CA Indosuez Fiduciaria).

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