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Covid, Toti: “Rt in salita a 1,1 ma abbiamo il 10% dei posti letto occupati rispetto a un anno fa”

Ricoverati in area medica al 5% e quelli in terapia intensiva al 5%, quindi ben al di sotto delle soglie di guardia

Giovanni Toti

Genova. “Regione Liguria è pronta ad allargare la dose booster a ulteriori fasce d’età. Restiamo in attesa della circolare ministeriale con le nuove direttive del governo che prevederanno l’abbassamento della soglia anagrafica, a ora fissata a 60 anni. Vogliamo accelerare sulle terze dosi ma anche recuperare sulle prime”. Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti in merito alle nuove indicazioni da parte del ministro Roberto Speranza.

Mercoledì 10 novembre alle 12 partiranno le prenotazioni per gli under 60 che hanno effettuato una dose unica di Johnson&Johnson.

“I numeri dicono che ci troviamo in una fase della pandemia in cui il rischio di sviluppare una patologia grave è significativamente diverso tra chi si è vaccinato e chi non lo ha fatto, per questo ribadisco quanto sia importante convincere gli ultimi scettici – ha aggiunto il presidente Toti – accolgo favorevolmente anche la decisione di non apportare modifiche al green pass, uno strumento utile, che sarà utilizzato ancora a lungo e che ci permetterà di continuare a fare la nostra vita, senza dimenticarci dove e come eravamo un anno fa”.

“Infatti, secondo l’ultimo report della settimana tra il 25 e il 31 ottobre, l’Rt in Liguria è in salita e si attesta a 1,12, ma nonostante questo la nostra regione si conferma in zona bianca grazie al basso numero di ospedalizzati, con i ricoverati in area medica al 5% e quelli in terapia intensiva al 5%, quindi ben al di sotto delle soglie di guardia. Basti pensare che negli ospedali della Liguria c’è esattamente il 10% dei pazienti che c’erano lo scorso anno in questo stesso giorno di novembre”, continua.

“Intanto sono 68.557 le terze dosi prenotate – ha aggiunto ancora il presidente Toti – 35.248 nella categoria degli over 80, 19.189 nella fascia tra i 60 e gli 80 anni, 6.299 in quella degli ultravulnerabili, 5.859 dei sanitari, 1.962 degli immunocompromessi”.

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