Genova. “Il punto di riferimento resta la centralità della persona”. Lo ha detto la ministra per le politiche giovanili Fabiana Dadone nell’ultimo, breve intervento che ha chiuso la VI Conferenza nazionale sulle dipendenze iniziato ieri a Palazzo Ducale di Genova.
Dadone, che ha ringraziato tutti gli esperti, i relatori dei tavoli tecnici, le associazioni, e “i contributi internazionali” alla Conferenza, ha parlato di una riorganizzazione e potenziamento del dipartimento delle politiche antidroga, una “riorganizzazione opportuna in termini di prevenzione” e l’individuazione di strumenti “per superare ogni frammentazione. Inizia qui un nuovo viaggio che sarà lungo e difficile – ha concluso Dadone – per superare le difficoltà di questi anni, una mèta ambiziosa ma che non può essere lontana”.
La ministra Dadone ha incontrato anche Walter De Benedetto (nella foto), malato cronico che in passato fu assolto dall’accusa di spaccio per avere coltivato cannabis a scopo terapeutico e che dal suo lettino ha lanciato una denuncia sulla difficoltà per i malati di vedersi riconoscere queste terapie. In Italia l’attuale produzione è di circa 300 kg sui 2000 richiesti dai malati.
Otto temi trasversali, toccati da tutti i tavoli di lavoro nell’ambito della VI Conferenza nazionale sulle dipendenze. Dal superamento dello stigma alla modifica del linguaggio, dall’integrazione alla partecipazione, depenalizzazione e flussi informativi, valutazione dell’efficacia, formazione e aggiornamento e risorse dedicate e continue.
I temi sono stati presentati da Sabrina Molinaro (Cnr) che, con il rapporto generale sulle risultanze dei lavori delle sessioni tematiche, ha di fatto concluso i lavori della Conferenza organizzata a Genova.
Per la conferenza questi i numeri: 123 ospiti, 150 ore di riunioni on line, 63 ore di dirette streaming, 1.717iscrizioni da casa, 358 contributi da remoto, 1050 pagine di atti, 123 relazioni, sette relazioni tecniche conclusive. Tutto questo ha portato alla creazione di 7 instant book.
“Ringrazio il ministro Fabiana Dadone e tutti i suoi collaboratori: avete fatto una cosa coraggiosa, con grande energia e passione. E quando c’è sinergia tra cervello e passione, non si è secondi a nessuno” ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci che si è seduto al tavolo conclusivo. “E’ stato dato un segnale importante per i contenuti di questa conferenza – ha concluso Bucci – Genova è pronta a ospitare altre convention come questa, utili e importanti”.