La rubrica del camallo

Casa Jorn e Faro Azzurro

"La rubrica del camallo", a cura di Luca e Valentina, è volta alla promozione e alla riscoperta del patrimonio naturale e culturale della Liguria

Generico novembre 2021

Una settimana intensa quella trascorsa, oppure come tutte ormai! Ringraziamo i comuni di Pigna e di Balestrino per aver deciso di appoggiare la nostra iniziativa con il loro ptrocinio!
E in più vi diciamo che a brevissimo sarà finalizzato il progetto Loano, not conventional experiences, del quale vogliamo proporvi l’anteprima della copertina. Un numero pensato per far riscoprire Loano e il suo comprensorio, con percorsi inediti e un tour gastronomico davvero bizzarro e nuovo a livello regionale.

Speriamo possa diventare un tour traghettatore per turisti e curiosi!

Generico novembre 2021

Intanto portiamo avanti il progetto regionale valicando un percorso a Pigna con il simpatico sindaco Roberto Trutalli che si è offerto in prima persona di accompagnarci nella scoperta del borgo e delle altre chicche che questo paese sito all’interno del Parco delle Alpi Liguri offre!
Grazie come sempre a Daniela Girardengo del Parco per la celerità con la quale riesce a fornirci informazioni e nozioni per poter completare il nostro progetto! Siamo a 2/4…dovrà sopportarci ancora un pochino!

Ma ora veniamo alla nostra rubrica che come sempre, come ogni martedì, vi tiene compagnia!
Partenza dal parcheggio della stazione di Albissola Marina

Sviluppo: 11 Km
Durata: 3,30 ore (senza visita al museo Casa Jorn)
Dislivello: 370 mt
Difficoltà: E

Albissola, come gran parte dei paesi litoranei, offre ben pochi parcheggi comodi per poter lasciare l’auto in sosta per molte ore. Optiamo per lasciare la macchina presso il parcheggio della stazione ferroviaria. Per evitare la più trafficata Via Mazzini, percorriamo Via S. Pietro, proprio nei pressi della omonima chiesa. Proseguiamo dritti fino a raggiungere la via Aurelia, che attraversiamo in direzione mare. Passiamo davanti alla chiesa di Stella Maris e vediamo una curiosa esposizione di animali di ceramica, tipica del luogo, chiamata “Il Giardino del Poeta”. Sicuramente merita una visita, ma non possiamo concederci deviazioni proprio appena partiti, anche se la Vale è già partita per la tangente..

Generico novembre 2021

La distraggo con solite battute e proseguiamo sulla passeggiata a mare di Albisola Capo, direzione Albissola Marina.

Attraversiamo il ponte sul fiume Sansobbia, in secca, e ci ritroviamo sulla famosissima Passeggiata degli Artisti, conosciuta per essere un tripudio di opere dei ceramisti locali, tra cui si annoverano molti mosaici. Aiutati dal mio immancabile GPS, giungiamo su Viale della Rimembranza, che percorriamo sino a monte, fino a giungere ai piedi di una scalinata. Ora un susseguirsi di tornanti ci portano a percorrere tutte strade intitolate a scrittori e poeti italiani, quali De Amicis, Pirandello, Petrarca, fino a portarci su via D’annunzio, oltrepassando tre scalinate infinite. Eccoci finalmente davanti a Casa Museo Jorn, oggetto di visita.

La casa, attualmente di proprietà del comune di Albisola, fu acquistata nel 1957 dall’artista danese Asger Jorn. Insieme all’amico di una vita Umberto (Berto) Gambetta, abile e fantasioso operaio albisolese, Jorn fece di casa sua una vera e propria opera d’arte, personalizzando con il suo estro artistico ogni angolo della proprietà. Oggi è visitabile come un vero e proprio museo a cielo aperto.

Come loro, anche “la Vale” ed io siamo amici da una vita e nonostante non si creino opere d’arte ci piace pensare che questa che state sfogliando sia un nostro lascito. Il nostro tour all’interno di casa, studio e giardino ci occupa un’ora buona di tempo.

Usciamo e ci dirigiamo verso via Nomaxio e via Novaro, circondati dal profumo di glicini in fiore. Peccato per la presenza dell’autostrada.

Generico novembre 2021

Imbocchiamo sulla destra via Turiggia che seguiamo per un paio di curve. Raggiungiamo l’apice della strada che è delimitata da una catena metallica. Da qui comincia il sentiero vero e proprio, inizialmente su fondo misto, in seguito su fondo naturale. Non troviamo alcun segnavia vero e proprio, ma fortunatamente non esistono deviazioni importanti, e il tracciato si sviluppa nel folto della macchia mediterranea. Dopo circa 1 Km di sentiero nel bosco, troviamo l’unico bivio degno di nota, dove svoltiamo a destra, in salita. Il sentiero termina su Via Ranco, una stradina asfaltata che sale sulle alture. Ci dirigiamo a sinistra in discesa, per poi proseguire in salita a destra, alle pendici del Monte Pasasco. Qui il panorama si sposta dal golfo albissolese a quello savonese. Proseguiamo dritti in salita su Via Ranco (evitiamo una diramazione a destra, il campanello Trail e una a sinistra verso pian del Bue).

Proseguiamo ancora in salita, di nuovo su asfalto (troppo per i nostri gusti su questo percorso) per un breve tratto, ignoriamo una sterrata a destra e proseguiamo diritti su un falsopiano.
Continuiamo a destra sullo sterrato che risale gradualmente di quota tra la macchia mediterranea e il bosco misto. Tra alcuni saliscendi che si aprono attraversando la vegetazione, arriviamo al Bric della Beata (389 m).

Generico novembre 2021

Continuiamo sul crinale raggiungendo ben presto la vetta. Dalla sommità perdiamo quota rapidamente, lungo un tracciato abbastanza evidente tra gli arbusti.

Superiamo quindi Bric della Seia (293 m), e continuiamo a scendere sul crinale di questa zona collinare per un lungo tratto, fino ad arrivare a un grosso traliccio: qui svoltiamo a destra, e proseguiamo su una traccia evidente di sentiero tra il bosco e il canneto. Giungiamo in prossimità di una casa diroccata, e svoltiamo a sinistra, sul sentiero che costeggia Rio Grana, un affluente del Rio Sansobbia.

Da qui, immerso nel bosco e chissà come, vediamo spuntare il Faro Azzurro, una pagoda dal colore acceso, che domina la vallata. Proseguiamo il cammino lungo un sentiero di campagna che affianca alcuni orti Imbocchiamo per l’ennesima volta l’asfaltata, in questo caso Via delle Industrie, parte finale del nostro itinerario.

Attraversiamo ora il ponte intitolato a Sandro Pertini che ci riporta ad Albisola Superiore. Arrivati sulla provinciale, seguiamo le indicazioni per la stazione, recuperando così la nostra auto.

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