Derby a tinte blucerchiate

Campionato Primavera:la Sampdoria si aggiudica (4-2) il derby con il Genoa

Spettacolo a Begato: Genoa e Samp danno vita a un match pirotecnico, con ampie note di merito da ambo le parti

Genova.  Derby spettacolare, a Begato, fra le Primavera di Genoa e Sampdoria, ricco di goal, ma soprattutto di bel gioco da ambo le parti.  Alla fine, ha avuto la meglio il Doria, forse più squadra, mentre il Genoa ha dalla sua, oltre ad una maggior fisicità, anche qualche giocatore quasi pronto per la prima squadra, ma a livello corale la fase difensiva rossoblù ha faticato a contenere le folate blucerchiate.

Il match è sembrato avviarsi subito in discesa per i grifoni, visto che, dopo poco più di trenta secondi, erano già in vantaggio, grazie ad una giocata in area di Adam Bamba, che ha messo in condizione Elmando Gjini (un difensore dal fisico imponente, cui va dato il merito di trovarsi già in area avversaria poco dopo il ‘pronti via’) di mettere la sfera alle spalle di un incolpevole Saio. E mentre stavamo appuntando l’azione sul taccuino, non abbiamo potuto fare a meno di pensare “Ecco con altro paio di giocatori di livello, scoperti da Michele Sbravati e quasi pronti per giocare in Serie A”)… ed intanto anche Mauro Tassotti, sugli spalti, stava magari pensando la stessa cosa…

Sull’altra sponda del Bisagno peraltro sanno lavorare altrettanto bene Giovanni Invernizzi e Felice Tufano, costretti, questa estate, ad assemblare una rosa ex novo, cui tuttavia il mister già dato una fisionomia…

E così, dopo quattro minuti, il tandem Montevago-Di Stefano ha confezionato il pareggio (1-1), col ‘Toro’ palermitano Daniele Montevago a confezionare un cross al bacio per il “Corvo” catanese, Lorenzo Di Stefano,  che con un pallonetto (di testa) ha scavalcato l’esordiente Corci.

Non sazi, i blucerchiati hanno continuato a spingere sull’acceleratore, trascinati dalle giocate del ragazzo di Pietra Ligure, Lorenzo Malagrida (il migliore nel primo tempo… chissà che non riesca ad emulare le imprese di Fausto Salsano, che ricorda per fisico, movimenti e classe), che al 17° ha messo in area un morbido pallone a giro, incornato di prepotenza in rete da Montevago.

Dopo un’altra decina di minuti, ancora lo sgusciante Malagrida  ha fornito, al limite, un assist a Flavio Paoletti (quanta sostanza), che ha lasciato partire un sinistro imparabile per Corci.  E così, il Genoa – ripetiamo, ricco di fior di individualità, quali Bamba, Gjini, il kosovaro Erion Sadiku, ma soprattutto Michele Besaggio, il Coutinho genoano – si è trovato a rientrare negli spogliatoi all’intervallo, sotto per 3-1, avendo sofferto l’inferiorità numerica in mezzo al campo (tre mediani blucerchiati, contro due rossoblù)…

I ragazzi di Chiappino sono tornati in campo ben decisi a riprendersi il risultato, ma lo sforzo è stato frustrato al 60° da un ingenuo tocco col braccio, in area, di Gjini (su una incursione del possente Montevago), che ha indotto l’arbitro Giordano di Novara ad assegnare il penalty alla Samp…

Dopo poco più di un’ora di gioco, quindi, ecco il 4-1, visto che il piattone di capitan Aquino, non ha lasciato scampo a Corci, ma da qui in avanti è venuto fuori il miglior Genoa, anche grazie all’ingresso del franco tunisino Bilel Sahli (altro talento, sulla cui carriera si può scommettere), che al 68°, dopo un scambio ravvicinato con Bryant Boci, ha accorciato le distanze.

L’ulteriore girandola di cambi, da entrambe le parti, non ha tuttavia mutato il risultato, nemmeno nel lungo recupero concesso dal direttore di gara e adesso le due squadre genovesi sono appaiate in classifica a 13 punti (4 vittorie, un pareggio e 4 sconfitte), con intatte possibilità, per entrambe,  di proseguire un campionato ricco di soddisfazioni…

Genoa: Corci; Bolcano, Gjini, Dellepiane; Vassallo (dal 55° Ghigliotti), Sadiku, Biaggi (dal 79° Bolga), Besaggio, Boci; Accornero (dall’88° Bornosuzov), Bamba (dal 55° Sahli).

A disposizione: Mitrovic, Asciotti, Cenci, Cagia, Le Mura, Marcandalli, Magliocca.

Sampdoria: Saio; Mane, Aquino, Bonfanti, Somma (dall’84° Samotti); Malagrida (dal 79° Bianchi), Paoletti, Pozzato, Bontempi; Montevago, Di Stefano (dall’84° Polli).

A disposizione: Tantalocchi, Migliardi, Napoli, Dolcini, Chilafi, Perego, Leonardi, Porcu.

 

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