Genova. Le modifiche introdotte dal decreto Infrastrutture in materia di trasporti eccezionali “faranno salire ancora il prezzo già altissimo che le aziende liguri e tutte quelle che devono accedere ai nostri porti pagano in termini di severe restrizioni al passaggio di mezzi speciali, per l’inefficienza e la fragilità della rete infrastrutturale regionale“. A lanciare l’allarme, unendosi al coro di critiche a livello nazionale, è il presidente di Confindustria Liguria Giovanni Mondini.
Le modifiche introdotte, ha spiegato Vito Grassi, vicepresidente di Confindustria nazionale, “riducono le attuali configurazioni dei carichi per assi e per limiti di massa che rappresentano, ormai da qualche decennio, uno standard operativo e produttivo. Inoltre, genereranno aggravi di costi, perdite occupazionali e, in alcuni casi, arriveranno a determinare crisi d’impresa“.
“Nelle modifiche alla norma – ha aggiunto Mondini – non vediamo alcun beneficio né dal punto di vista ambientale, poiché moltiplicheranno le operazioni di trasporto, con conseguente congestionamento del traffico, né dal punto di vista della sicurezza, poiché ogni carico eccezionale è soggetto, già oggi, a specifiche autorizzazioni».
“Confindustria esprime fortissima preoccupazione – ha detto ancora Grassi – Si tratta di interventi che avranno impatti negativi rilevanti sui settori manifatturieri direttamente interessati (acciaio, grandi travi in calcestruzzo, blocchi di pietra) senza tutelare in alcun modo la sicurezza e l’ambiente”.