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Cabinovia dei forti, M5s: “La sovrintedenza non sa nulla del bando e ha espresso perplessità”

Lo afferma il consigliere comunale Giordano: "Siamo alle solite? Il Comune pontifica senza tenere nella dovuta considerazione il parere di chi è certamente più autorevole in materia?

funivia cabinovia forte begato

Genova. Il Comune di Genova ha pubblicato il bando di gara per l’affidamento della progettazione ed esecuzione dei lavori per la costruzione della nuova cabinovia di collegamento tra la Stazione Marittima e Forte Begato.

L’infrastruttura, la cui realizzazione è stimata per un importo tra i 22 e i 27 milioni di euro di cui circa 2 milioni per la progettazione, rientrerebbe nel programma degli interventi del Comune di Genova per la valorizzazione dei forti che saranno finanziati con le risorse del PNRR.

La nuova cabinovia, si legge sul sito dell’Ente, fa parte di un pacchetto più ampio di interventi per la valorizzazione dei Forti. Ma il Movimento 5 Stelle ha deciso di contattare in merito, la Soprintendenza alle Belle Arti di Genova che, dicono i pentastellati, ha dichiarato di non avere nessuna documentazione in merito e anzi di aver avuto solo incontri preliminari “nei quali ha peraltro sollevato tutte le perplessità del caso per la posizione, l’altezza dei piloni e l’impatto sia alla base che all’arrivo in quota”, si legge in un comunicato.

Il consigliere comunale del M5S Stefano Giordano aggiunge: “Siamo alle solite? Il Comune pontifica senza tenere nella dovuta considerazione il parere di chi è certamente più autorevole in materia? Il sindaco e la Giunta chiariscano al più presto: hanno dato il giusto peso alle perplessità espresse dalla Soprintendenza? E quando pensano di condividere la documentazione?”.

“Prima di avallare infrastrutture impattanti e a oggi non condivise con il territorio, sarebbe opportuno venissero rispettati i dovuti passaggi normativi, dove il Consiglio comunale è parte attiva e responsabile. Serve inoltre avere una chiara visione d’insieme del patrimonio storico artistico culturale dei Forti e delle mura, nonché del Parco, mediante un progetto di riqualificazione e di restauro conservativo dei beni esistenti per poter comunicare al mondo non tanto la cabinovia quanto la bellezza, senza la quale la cabinovia serve a ben poco”, conclude Giordano.

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