Genova. La Fondazione Auxilium, ente ecclesiale che si occupa di persone in difficoltà momentanea, come per esempio richiedenti asilo, minori non accompagnati, prostitute e persone senza fissa dimora, quest’anno compie 90 anni dalla sua istituzione e in questo stesso anno Caritas ne compie 50.
Auxilium muove i suoi primi passi nel 1931 per opera di don Giuseppe Siri, con la distribuzione di minestre ad una popolazione impoverita dalla recessione mondiale del 1929 un punto di partenza che purtroppo assomiglia a questi nostri giorni, in cui la pandemia ha acuito il bisogno alimentare. Tra l’inizio e la contemporaneità sta una infinità di opere, azioni, gesti per il bene comune e una lunga serie di persone che hanno fatto davvero la storia di Auxilium e che l’hanno resa, da storia di Chiesa quale è, storia di tutta la Città.
“Oggi alcune delle nostre principali aree di intervento riguardano i richiedenti asilo, al momento quasi una cinquantina, l’accoglienza ai senza fissa dimora, una quarantina quasi tutti i giorni, e le mamme con minori circa otto nuclei attualmente. Per questo ciò di cui abbiamo più bisogno
al momento sono case e appartamenti, perché queste famiglie non possono continuare a dormire nei nostri alloggi”, spiega Gigi Borgiani, il direttore di Auxilium.
E continua: “Città svegliati, città dacci una mano. Altre emergenze su cui dobbiamo intervenire quanto prima sono il problema dell’alcol, delle dipendenze, del gioco d’azzardo, vere e proprie piaghe sociali e porte aperte sulla povertà”.
“Grazie per tutto quello che avete fatto negli anni e state facendo oggi per la nostra città”, dice il sindaco Marco Bucci. E prosegue: “Ma soprattutto grazie per tutto quello che farete. Noi come Amministrazione possiamo metterci anche tutte le risorse economiche ma mai riusciremo a fare tutto ciò che fanno i volontari in termini di accoglienza e qualità di vita alle persone in difficoltà. Ma se ci mettiamo insieme, facciamo una cosa che è unica. Chiedo un grande impegno da parte di tutti”.
Infine, conclude: “Abbiamo bisogno di voi” e scherzando dice: “Non pensate di venire qui senza prendervi un impegno per il futuro”.
Storia di chiesa e città
Ad Auxilium hanno offerto e offrono il proprio contributo migliaia di cittadini, volontari, donatori, sostenitori, dal canto suo Auxilium ha sempre rivolto la sua azione a tutta la collettività, spesso inaugurando servizi innovativi a partire dagli anni 70 con l’indirizzo offerto da Caritas Diocesana – lasciati poi alla gestione pubblica. I segni della sua azione nei decenni sono ormai diffusi in tutta la città, in opere e persino in strutture che, nel tempo, sono passate ad altro uso ma che testimoniano la qualità e la quantità degli interventi posti in atto a beneficio di tutti i cittadini, in dialogo costante con le Istituzioni.
Il documentario
Per fare memoria di tutto questo e traguardare il futuro e non per celebrare l’ente – abbiamo promosso un breve percorso pubblico che, dopo gli incontri cittadini con don Luigi Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di Libera, e con Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, trova compimento qui oggi, 8 novembre 2021, nell’incontro con la Città a Palazzo Tursi, e sabato 13 novembre nella Celebrazione Eucaristica in Cattedrale, in coincidenza con la Giornata Mondiale dei Poveri. Abbiamo notte “prodotto il documentario “90 anni di Auxilium a Genova”, disponibile da oggi 8 novembre, sul sito e sul canale You Tube di Fondazione Auxilium.
Stare con i poveri
L’azione di Auxilium, prima da sole e dal 1971 con la direzione assicurata da Caritas, non ha espresso solo un intervento materiale ma anche un impulso culturale per spingere ad un cambiamento di mentalità superare la mera assistenza e l’aiuto emergenziale per “stare con” le persone e accompagnarle ad una vita piena. Un passaggio graduale nel tempo, in dialogo costante con le Istituzioni e con il crescente Terzo settore, mentre di decennio in decennio si presentavano nuove urgenze ed emergenze; un cambio di cultura, una “conversione” lunga, lenta e non priva di difficoltà, intrecciata in modo molto stretto con la storia sociale, economica, politica ed ecclesiale di questi 90 anni
Auxilium, società e comunità
I servizi di Auxilium non possono essere “solo” di Auxilium: hanno senso e prospettiva se trovano condivisione nella comunità cristiana e nella società civile perché la carità è esperienza di incontro, condivisione, partecipazione, scambio reciproco tra persone e comunità coinvolte e sensibilizzate. Nel vivere questo 90, ci lasciamo ispirare da quella “amicizia sociale” che Papa Francesco chiede di rafforzare, spesso di ricostruire. Come il Papa ha scritto nel Messaggio per la Giornata Mondiale dei Poveri 2020: “Le gravi crisi economiche, finanziarie e politiche non cesseranno fino a quando permetteremo che rimanga in letargo la responsabilità che ognuno deve sentire verso il prossimo ed ogni persona. Questo il senso del nostro anniversario e del percorso proposto per viverlo insieme: essere cristiani e cittadini che nella storia di ogni giorno si impegnano a tradurre con la vita i segni della giustizia, della fraternità, della pace.